Sicurezza nelle case Aler: ok della giunta comunale
Via libera della giunta comunale allo schema di accordo per il miglioramento dell’attività di prevenzione del degrado e delle occupazioni abusive e per la promozione di associazioni spontanee di cittadini residenti negli immobili di proprietà del patrimonio immobiliare Aler, di durata triennale, deliberato dalla Regione Lombardia
Nicola Corradini
MANTOVA. Via libera della giunta comunale allo schema di accordo per il miglioramento dell’attività di prevenzione del degrado e delle occupazioni abusive e per la promozione di associazioni spontanee di cittadini residenti negli immobili di proprietà del patrimonio immobiliare Aler, di durata triennale, deliberato dalla Regione Lombardia. L’accordo, che dovrà essere sottoscritto dalla Regione, dalle Aler coinvolte (quella di Brescia, Mantova e Cremona e quella di Pavia e Lodi) e dai Comuni interessati, prevede non solo il coinvolgimento nell’azione di prevenzione delle associazioni di volontariato nei quartieri ad alta concentrazione dei condomini di Aler ma anche il finanziamento di progetti, che dovranno essere presentati dai Comuni, per garantire un contesto abitativo sicuro nelle case popolari.
Quello adottato dalla giunta di via Roma è un atto che formalizza l’accettazione del accordo. Ora dovranno fare altrettanto le due Aler (ma quella di Pavia e Lodi è attualmente senza presidente) e tutti i Comuni coinvolti.
«Vogliamo migliorare le condizioni di vivibilità del territorio negli spazi pubblici e privati – ha detto l’assessore alla polizia locale, Iacopo Rebecchi – oltre a garantire la sicurezza dei cittadini e preservare il decoro urbano». I Comuni potranno, attraverso associazioni operanti nei quartieri dove è rilevante la presenza di case Aler, proporre alla Regione progetti di sicurezza urbana.
Questo comporterà la creazione di sedi per i gruppi di volontari. «In poche parole daremo a disposizione degli spazi di nostra proprietà per le iniziative e per dare un supporto logistico ai comitati – spiega il responsabile della unità Aler di Mantova, Luca Rocchetti – il coordinamento, in ogni caso, spetta ai Comuni»,
È prevista la possibilità di attivare nuclei di prossimità della polizia locale o a darne ulteriore incentivo se già esistenti. «L’obiettivo – dice Rebecchi – è di facilitare il lavoro della polizia locale installando impianti di videosorveglianza all’esterno delle case Aler permettendo interventi di natura preventiva».
I Comuni, insieme ad Aler, potranno adottare iniziative quali: patti locali di sicurezza urbana, custode sociale, portierato sociale, apertura di spazi nei quartieri, realizzazione di impianti di videosorveglianza.
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