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Nel Forcello si torna a scavare: il sito sarà aperto anche ai cittadini

Barbara Rodella
1 minuto di lettura

BAGNOLO SAN VITO.  Dal 9 al 27 settembre si svolgerà una nuova campagna scavi al Forcello, il principale abitato etrusco del VI-V secolo a.C. finora conosciuto in Lombardia. Gli scavi saranno condotti dall’Università di Milano sotto la guida della professoressa Marta Rapi. Il lavoro vedrà in campo cinque-sei archeologi professionisti e studenti per i quali il Forcello diventerà un laboratorio didattico. Lo scorso anno i lavori di ricerca sono stati organizzati sempre in settembre, ma quest’anno cambia l’area di attività che si sposta dalla zona est a quella ovest dove i lavori erano stati sospesi anni fa.

Obiettivo? Concludere gli studi relativi al ’500 a.C. nei 270 metri quadrati dove si trovano la casa denominata “del sigillo” (170 metri quadri) e la casa “del favo” (100 metri quadri). Quest’ultima dimora è stata così battezzata perché nel 2012 era stato trovato del miele carbonizzato con resti di favo e di ape carbonizzata. Uno dei ritrovamenti più importanti al mondo perché difficilmente il miele si conserva.

In futuro si andrà a studiare le stratificazioni di altri periodi storici. Si arriva fino al 540 a.C: ci sono dunque 40 anni da indagare. E mercoledì 11, 18 e 25 settembre la cittadinanza potrà avvicinarsi agli scavi. L’apertura al pubblico è prevista dalle 15.30 alle 17.30. Un archeologo sarà a disposizione per illustrare i lavori e rispondere a eventuali domande e curiosità.

Sarà un’occasione per scoprire che cosa nascondono i teli verdi che durante l’anno celano l’area archeologica. E sabato 21 e domenica 22 settembre il Forcello partecipa alle giornate europee del patrimonio. Dalle 9 alle 18 ci saranno attività sia per piccoli che per adulti e saranno organizzate visite guidate animate dove i personaggi etruschi torneranno “in vita”, grazie ad archeologi con la passione del teatro, per raccontare la loro città.

«Lo scopo di aprire al pubblico l’area archeologica è quello di far conoscere ai cittadini lo scavo e di avvicinare il pubblico al mondo dell’archeologia spiegando come i professionisti lavorano e le varie tempistiche» spiega la referente Chiara Gradella, referente di Sap Srl, società che gestisce il sito.—


 

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