MANTOVA. Il giorno dopo l’adunata di Pontida la Lega mantovana è pronta a tradurre in fatti le indicazioni del «capitano» Salvini. «Apriremo al centro destra e al mondo delle liste civiche vicine alla nostra sensibilità, in vista delle amministrative del prossimo anno» dice il segretario provinciale del Carroccio, Antonio Carra. Il quale per le elezioni comunali di Mantova ha già le idee chiare: «L’indicazione è quella di ascoltare tutte le compagini civiche sul territorio. Cosa che faremo. Nel giro di qualche giorno organizzerò i primi incontri».
La road map è già delineata: «Telefonerò subito ad Annalisa Baroni di Forza Italia e ad Alessandro Beduschi di Fratelli d’Italia, poi incontrerò le componenti civiche, compreso Stefano Rossi». Quest’ultimo è l’uomo vicino alla Lega pronto a correre come candidato sindaco d el centro destra: «Entro la settimana lo incontro - dice Carra - anzi, lo farò giovedì o venerdì. Rossi si è proposto come candidato sindaco e viene tenuto da noi in grande considerazione e sarà il nostro primo interlocutore. Se i suoi programmi sono in linea con i nostri si potrà presentare al tavolo con il sottoscritto, Beduschi, la Baroni e i civici. Prima, però, devo incontrare tutti i civici per capire chi è vicino a noi».
L’entusiasmo a Carra in questa avventura non manca di certo; se c’erano dubbi, sono stati dissolti a Pontida «dove il capitano, tra l’entusiasmo generale, ha dettato le linee guida: fermezza e opposizione al governo in tutti i settori».
A Pontida, domenica, c’erano più di 200 leghisti mantovani, tra i quali anche il deputato Andrea Dara e la consigliera regionale Alessandra Cappellari, giunti nella spianata bossiana a bordo di due pullman e di tanti mezzi privati. «Sicuramente ce n’erano molti altri - sottolinea Dara - Per esempio, ho visto artigiani e agricoltori di Castel Goffredo e di Castiglione che non sapevo fossero nostri simpatizzanti».
Dara è soddisfatto di come è a ndato il raduno post-governo: «Mai ho visto una Pontida così affollata - dice il deputato castiglionese - Fa piacere una così grande partecipazione, un segnale nei confronti di chi diceva che dopo aver staccato la spina del governo giallo-verde la Lega e Salvini sarebbero stati in difficoltà». Ripercorre mentalmente l’intervento del leader dal palco e si sofferma sull’indicazione di aprire ai civici. I leghisti un candidato civico per la poltrona di via Roma l’hanno già, Stefano Rossi: «Valuteremo nei prossimi giorni - dice cauto Dara -. Faremo degli incontri con gli altri partiti del centro destra e anche con i civici». E il governo Pd-M5S? «A Pontida c’era la gente che, come noi a Roma, ha mantenuto la schiena dritta».
Torna carica e determinata da Pontida anche la Cappellari: «Quel mare di gente a sostegno di Salvini - dice - è l’ulteriore conferma che dobbiamo andare vanti sulla linea tracciata, contrastare le azioni del governo in tutti i modi».
Dopo l’alleanza a Roma, Pd e Cinque Stelle guardano anche alla Regioni dove si voterà, ma questo non preoccupata la consigliera regionale: «Ben venga questa alleanza alla luce del sole, piuttosto che la facciano di nascosto...». E promette: «Li batteremo sul campo». Intanto, pensa al referendum sulla legge elettorale per eliminare la quota proporzionale: «Il termine entro cui cinque consigli regionali devono depositare il quesito referendario in Cassazione scade il 30 settembre. Il tempo stringe: in Lombardia ne stiamo già parlando».