M5S Mantova, il riscatto passa dalle Comunali
Fiasconaro: «Di sicuro avremo una lista a Mantova, Viadana e Curtatone». Il nodo da sciogliere: da soli o alleati con il Pd
Sandro Mortari
MANTOVA. O la va o la spacca. Il 2020 per il Movimento 5 Stelle sembra essere l’anno decisivo. Nella prossima primavera saranno in programma le elezioni in cinque Comuni. Si voterà a Mantova, Viadana, Curtatone, Monzambano e Castel d’Ario e il Movimento mira al salto di qualità e al riscatto dopo la batosta alle Europee. Finora può contare solo su 11 consiglieri comunali in nove Comuni, ma è giunta l’ora di puntare ad avere qualche assessore o sindaco.
Impresa ardua visti, a livello nazionale, l’andamento del voto (Europee del maggio scorso docet) e i sondaggi durante e dopo la traumatica chiusura dell’esperienza del governo con la Lega e quella tutta da decifrare con il Pd. Ma qui i pentastellati ci proveranno.
Le liste
«Sicuramente ci saremo con una nostra lista a Mantova, Viadana e Curtatone - annuncia il consigliere regionale Andrea Fiasconaro - Negli altri due Comuni siamo al lavoro per presentarci, ma non vogliamo farlo a tutti i costi». In che modo, se da soli o alleati con qualcuno, se, dunque, con un proprio candidato sindaco o in appoggio a quello di altri, ancora non è dato sapere, anche perché le bocche dei maggiorenti del partito, sull’argomento, sono cucite. Le elezioni comunali del 2020, considerando che in ballo c’è anche la prima poltrona del Comune di Mantova, sembrano uno snodo cruciale. O si raccoglie un buon risultato sia qui che negli altri due Comuni più rappresentativi, Viadana e Curtatone, o si rischia la definitiva marginalizzazione almeno a livello provinciale.
Le forze attuali
I Cinque Stelle, attualmente, possono contare su dieci consiglieri comunali e su uno che fa riferimento al Movimento senza esserne stato preventivamente “certificato”. Tutti sono all’opposizione. Le forze più consistenti sono a Mantova e a Viadana dove l’M5S schiera quattro consiglieri: Michele Annaloro e Tommaso Tonelli nel capoluogo virgiliano, Alessandro Teveri e Monica Foti a Viadana.
A Suzzara c’è Stefano Rosselli, mentre a Curtatone Deborah Carra. A San Giorgio Bigarello il Movimento ha mandato in consiglio Paolo Bordini, a Porto Mantovano Renata Facchini, a Borgo Virgilio Paola Bonifacci e a Guidizzolo Roberta Pasetti. «Poi abbiamo Roberto Mazzali a San Benedetto Po - spiega Fiasconaro - eletto in una lista che, a suo tempo, non era stata riconosciuta dal Movimento; lui, però, è uno dei nostri». Per la cronaca, il primo consigliere eletto fu Maria Berardi a Castel Goffredo, nel 2013.
L’organizzazione
Gli attivisti dei pentastellati si ritrovano nei meet-up, «la piattaforma online - dice il consigliere regionale - dove condividiamo tutti i momenti di incontro divisi per zone. Ogni mese facciamo delle riunioni a livello provinciale dove ci si incontra fisicamente e ci confronta tra attivisti, referenti e simpatizzanti». Non esistono sezioni dell’M5S ma gruppi di riferimento per zone guidati da un attivista. «Il territorio - spiega Fiasconaro - è diviso in cinque zone: Viadanese, Alto Mantovano, Grande Mantova, Suzzara e Ostiglia».
A Mantova c’è la sede vera e propria provinciale, in via Rippa, il punto di riferimento per tutto il Mantovano e dove si tengono le iniziative di partito più significative. L’attività politica gira intorno ai gruppi capaci di esprimere almeno una rappresentanza nei consigli comunali, ma anche dove i Cinque stelle non sono in aula, come a Volta, a Canneto, ad Asola e nella Bassa, la loro partecipazione alla vita politica locale si fa sentire.
I militanti
Non ci sono tessere e, dunque, è difficile fare la conta dei militanti. Fiasconaro preferisce parlare di «attivisti, un migliaio di persone che si impegnano per il Movimento»; «quelli che partecipano alle scelte online sulla piattaforma Rousseau - fa eco il deputato Alberto Zolezzi - sono almeno 250. Quelle che partecipano assiduamente alle attività politiche nei Comuni dove siamo presenti».
Il momento difficile che sta attraversando il Movimento dopo il crollo di voti alle Europee, la dissoluzione del governo gialloverde e la nascita di quello giallorosso, non scoraggia le nuove leve: «Molti giovani si stanno avvicinando a noi - confermano Fiasconaro e Zolezzi - E sono distribuiti in modo omogeneo in tutte le cinque zone». E puntualizza il parlamentare: «Ci sono sempre più giovani che scioperano sul clima e per salvare l’ambiente: sono loro che dobbiamo intercettare».
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