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Migranti, la Boldrini a Mantova chiede più impegno per la cooperazione internazionale

Convegno al Bibiena dell’associazione Pobic Caprini: «Effetti negativi dal decreto Salvini»

Luca Scattolini
1 minuto di lettura

MANTOVA. L’Italia deve investire di più nella cooperazione Internazionale e auspica un impegno a riguardo a partire dalla prossima legge finanziaria. Così si esprime l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, durante il convegno al Bibiena in occasione dei 27 anni della fondazione dell’associazione Pobic, nata a Brescia con sede operativa a Bozzolo e che da anni si occupa di progetti di cooperazione internazionale, di accoglienza ed integrazione.

«Chi lavora in questo settore fa onore all’Italia nonostante gli slogan pronunciati da alcuni come “aiutiamoli a casa loro”. Pobic, da anni attiva in diversi paesi come Africa e Kosovo, è un eccellenza del territorio di cui andar fieri» prosegue la parlamentare. «Siamo una piccola realtà che fa grandi cose. Tra queste il progetto cuore aperto» spiega il volontario di Pobic ed ex parlamentare di Sel Franco Bordo introducendo il convegno dove hanno preso la parola anche l’assessore al Welfare Andrea Caprini, Donatella Albini, ginecologa e volontaria, Claudio Ceravolo, presidente di Coopi-cooperazione internazionale, Don Luca Favarin, sacerdote padovano e Paolo Novellini, presidente di Pobic «Col cambio del governo occorre focalizzare il tema dell’immigrazione che deve essere gestito in modo più efficace e più umano ad esempio con la regolarizzazione dei flussi d’ingresso dato che con la legge Bossi-Fini abbiamo solo clandestini; servono corridoi umanitari per chi fugge da guerre e situazioni di disagio. L’immigrazione non è un evento saltuario ma un fatto storico che non deve essere gestito col muro contro muro» è stato detto. «Gli effetti del decreto Salvini sono stati negativi sul territorio – afferma Caprini – chiediamo che il progetto Sprar, che crea percorsi di integrazione, non venga depotenziato».

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