Sport e disabilità: trenta ragazzi pronti a sfidarsi a colpi di progetti
Fra le numerose iniziative per l’anno da città europea dello sport, il Comune di Mantova, in collaborazione con For.Ma, ha promosso un hackathon imperniato su sport e disabilità, che avrà luogo mercoledì 25, giovedì 26 e venerdì 27 settembre al polo universitario mantovano. Il progetto mira a creare soluzioni innovative che aiutino i disabili nello svolgimento delle attività sportive, favorendone l’indipendenza
Rachele Turina
MANTOVA. Inclusione, accessibilità e autonomia. Sono solo alcune delle parole-chiave emerse nell’ultimo incontro di H-Able, a conclusione del ciclo “Aspettando H-Able Maker for disability”.
Fra le numerose iniziative per l’anno da città europea dello sport, il Comune di Mantova, in collaborazione con For.Ma, ha promosso un hackathon imperniato su sport e disabilità, che avrà luogo mercoledì, giovedì e venerdì al polo universitario mantovano. Il progetto mira a creare soluzioni innovative che aiutino i disabili nello svolgimento delle attività sportive, favorendone l’indipendenza. Apriranno l’evento le testimonianze di alcuni campioni paralimpici: il ciclista Giancarlo Masini, il capitano della nazionale di calcio amputati Francesco Messori e il giocatore di hockey Fabio Merlino.
A seguire, i trenta giovani partecipanti, la maggior parte selezionati dalle tre università che collaborano con il progetto (il polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Brescia) saranno suddivisi in dieci team da tre, ciascuno dei quali ha il compito di dare forma e di progettare le richieste espresse da alcune realtà del territorio. La società Asd Verso ha lanciato l’idea di un ausilio galleggiante per garantire l’autonomia in acqua a un individuo affetto da tetraparesi; di agevolazioni per l’accesso ai mezzi pubblici da parte degli ipovedenti; e di un montascala per disabili.
La polisportiva Andes H ha proposto la costruzione di una bicicletta e di una canoa per atleti con disabilità; anche la Casa del Sole ha espresso la necessità di una bicicletta, adoperabile da un individuo affetto da atassia, nonché un ausilio per facilitare la salita a cavallo a un uomo in carrozzina. Il Csi suggerisce la creazione di supporti per l’atletica. Sono state proposte, infine, la creazione di un sistema di eliminazione delle barriere architettoniche per garantire agli invalidi l’accesso alle zone sportive all’aperto e la realizzazione di un’altra bici speciale.
Nei giorni della “sfida” il polo universitario mette a disposizione le aule ai partecipanti fino alle 21. Al progetto partecipano anche informatici, fisioterapisti e ingegneri. I progetti saranno esposti venerdì alle 15, in occasione della Notte dei ricercatori, e valutati da una giuria di esperti, che decreterà tre team vincitori. L’hackathon non è fine a se stesso: aspira a creare un laboratorio permanente, che produca ausili per facilitare i disabili nella vita di tutti i giorni.
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