In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

In tanti alla caccia alla volpe tra il Polirone e le golene del Po

Ottanta i partecipanti alla manifestazione, che in tutto ha coinvolto 150 persone. Per la prima volta l’evento è passato dal livello locale a quello nazionale

Oriana Caleffi
1 minuto di lettura

SAN BENEDETTO PO. Prima il complesso Polironiano, poi le golene del Po tra San Benedetto e Portiolo hanno ospitato la IV edizione della caccia alla volpe simulata. Il cielo nuvoloso, inizialmente con leggera pioviggine, che tanto rammentava i grigi cieli inglesi, ha conferito una nota suggestiva a questa manifestazione che ha le sue radici storiche proprio in Inghilterra.

Da lì viene anche il nome “Tallyho”, che era il grido con cui il cavaliere annunciava l’avvistamento dell’animale. Il resto del pittoresco lo hanno aggiunto gli splendidi cavalli con i cavalieri in eleganti divise, la banda degli ottoni, il rito del bicchiere della staffa prima della partenza, la muta di cani Beagle, le quattro carrozze inserite nel corteo. Ottanta i partecipanti ma in realtà almeno centocinquanta le persone coinvolte tra accompagnatori, rappresentanti delle società e presidenti, tra cui il maggiore Agnesio della Scuola di equitazione “La Rocchetta” e De Paola presidente Fise. La manifestazione negli anni è cresciuta grazie all’impegno organizzativo della Società della caccia alla volpe Gonzaga-Estense.

Infatti l’evento nell’edizione 2019 per la prima volta ha assunto un carattere nazionale, coinvolgendo anche la Società milanese per la Caccia a cavallo, la Società bresciana dei percorsi a cavallo, la Società toscana della caccia alla volpe, il Palmanova hunt club. Al suono dei canti di caccia, il lungo corteo ha attraversato piazza Matilde, passando davanti alla basilica, prima di affrontare il percorso golenale che ha avuto una lunghezza di circa 20 km, nella tipica vegetazione padana, passando tra i pioppeti e sull’isola Makallè, fino ad arrivare all’azienda agricola Canalina di Portiolo.

Dopo una sosta di ristoro nella frazione, i cavalieri hanno preso la via del ritorno, per l’atteso momento della presa della coda. Il kill, che ha determinato la conclusione della caccia, si è svolto sul terreno dell’azienda agricola Montecucco, appena al di là dell’argine maestro. Molto soddisfatti i partecipanti, che non si sono lasciati impressionare dalle condizioni del tempo, perché secondo la tradizione la caccia si fa comunque.

«È stata un drag hunt, cioè una vera caccia alla volpe (simulata) - spiega Andrea Bardini, master della caccia - poiché abbiamo potuto contare sulla presenza della muta di Beagle, dall’olfatto particolarmente sviluppato, che ha inseguito la traccia lasciata da un cavaliere su un percorso di salti naturali e artificiali in golena». Per il successo riportato, la Fise ha intenzione di dare un riconoscimento a questo evento. Al termine la colazione per tutti è stata allestita nel chiostro di San Benedetto, con l’appuntamento per il prossimo anno.

Oriana Caleffi

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
 

I commenti dei lettori