Il dopo-scuola parte ma il prezzo aumenta: «Non c’è alternativa»
Confronto tra Comune e famiglie, trovata la soluzione Niente sconti per chi ha più figli, retta ancora da quantificare
Rita Lafelli
RODIGO. Il Comune di Rodigo perde i ragazzi del servizio civile e si vede costretto a rivoluzionare il dopo-scuola, da anni affidato ai giovani che aderiscono ai progetti di cittadinanza attiva. La notizia è divenuta ufficiale martedì sera, durante un incontro tra l’amministrazione comunale e le famiglie.. La riunione è stata organizzata d’urgenza, in seguito al rinvio dell’apertura del dopo-scuola. Il servizio, che avrebbe dovuto prendere il via il primo ottobre, partirà lunedì prossimo, ma ancora non si sa quanto costerà. L’unica certezza è che le tariffe aumenteranno di almeno 10 euro al mese. Per poter essere più precisi, bisognerà attendere la conta degli utenti. Se gli iscritti, come ipotizzato dal Comune in base alle preadesioni, saranno 30 (dieci a Rodigo e venti a Rivalta), la retta mensile sarà di circa 60 euro, contro i 50 dell'anno scorso.
L’aumento peserà soprattutto sulle famiglie numerose, che non potranno più beneficiare degli sconti, grazie ai quali pagavano soltanto 30 euro per il secondo figlio e 20 per il terzo. D’ora in poi la tariffa sarà uguale per tutti. «Quest’anno il nostro Comune non è riuscito ad accedere al servizio civile universale, pertanto abbiamo dovuto riorganizzare il dopo-scuola – spiega l’assessore all’istruzione Patrizia Chiminazzo – Le attività pomeridiane saranno affidate ad un team di educatori professionali della cooperativa Frassati di Canneto. Essendo un servizio a domanda individuale, i costi sono a carico delle famiglie. Prima di arrenderci all’aumento delle tariffe, abbiamo tentato tutte le strade, ma purtroppo non esistono soluzioni alternative». La riunione si svolta in un clima di serenità, ma la calma sembra essere solo apparente. «Tra i genitori permane il malcontento – dichiara il consigliere d’opposizione Cristina Ghidetti – a causa della disorganizzazione e della superficialità con cui la giunta ha gestito la situazione».
Nel frattempo nuove nubi si intravedono all’orizzonte. «Per garantire il pre-scuola, fino a dicembre possiamo contare su alcuni ragazzi che stanno finendo di svolgere il servizio civile 2018-2019 nel nostro Comune – anticipa Chiminazzo – Poi avremo bisogno dell’aiuto di volontari, che si rendano disponibili a sorvegliare gli studenti dalle 7.30 alle 8 del mattino. Una cittadina si è già fatta avanti. Speriamo che altri seguano il suo esempio». —
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