In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

L’economia circolare raccontata agli studenti dai suoi protagonisti

Mercoledì l’evento organizzato da Apindustria, Seprim e Politecnico di Milano sulle sfide della sostenibilità e opportunità per i giovani

2 minuti di lettura

MANTOVA. Dal nuovo sistema di pulizia delle cucine che consente di risparmiare acqua a un’azienda di ristorazione al salumificio che ha ridotto l’impatto ambientale dei suoi prodotti grazie alla filiera corta. Esempi concreti di economia circolare e sviluppo sostenibile che saranno al centro dell’incontro “Fai circolare l’economia” organizzato per mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 nella sala convegni dell’istituto superiore Fermi da Apindustria con l’azienda associata Seprim e la partecipazione del Politecnico di Milano.

Un momento di confronto tra scuola, studenti, istituzioni e mondo economico su sostenibilità, ecoprogettazione e opportunità per chi si affaccerà al mondo del lavoro nei prossimi anni. I lavori saranno introdotti dall’assessore all’Ambiente del Comune Andrea Murari, dalla dirigente del Fermi Miarianna Pavesi e da Elisa Govi, presidente Apindustria Confimi. Interverranno Pierpaolo Freddi e Andrea Parma di Seprim, il professor Carlo Proserpio del Politecnico, Paola Bertocchi di Camst, Greta Semeraro di Poolpack, Elisa Pedrazzoli del Salumificio Pedrazzoli, Gianfranco Mereu e Andrea Cleva di Schneider Electric e Marco Gerevini della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

L’evento «parte dal presupposto – spiegano gli organizzatori – che la diffusione della cultura di salvaguardia dell’ambiente debba andare di pari passo con il cambiamento del sistema economico verso modelli di sviluppo sostenibile». Significa che il nostro sistema dovrà riuscire, in breve tempo, a passare da l modello di tipo lineare che fino ad oggi ha dominato il mercato, ad uno circolare, che è la base per lo sviluppo sostenibile: «Se nel modello lineare si parte dal presupposto che le risorse sono inesauribili, prevalgono le logiche di economia di scala, si opera per produrre grandi quantità di prodotti consumando le risorse a disposizione e generando grandi quantità di rifiuti, nel modello circolare le risorse impiegate per un prodotto tornano ad essere materie prime per la produzione di nuovi prodotti o di prodotti differenti».

A sua volta l’economia circolare, come verrà spiegato all’incontro, si basa su metodologie di eco-progettazione che tengono in considerazione, oltre agli aspetti di marginalità, marketing, estetica, funzionalità, anche tutti gli impatti che un prodotto può generare sull’ambiente, analizzando le fasi del suo ciclo di vita, quali l’acquisto delle materie prime, la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento a fine vita.

Pierpaolo Freddi illustrerà le difficoltà che il sistema economico dovrà affrontare in questo cambiamento, ma anche le opportunità che si offriranno a quelle imprese che saranno in grado di anticiparlo, avviando attività di eco-progettazione ed immettendo sul mercato prodotti a basso impatto ambientale. Il professor Carlo Proserpio spiegherà le metodologie alla base dell’eco-design riportando casi applicativi realizzati recentemente. L’ingegner Andrea Parma presenterà un modello per valutare il “livello di sostenibilità” di un’azienda attraverso il monitoraggio di indicatori di sostenibilità ambientale.

Racconteranno poi la loro esperienza nella realizzazione di progetti sostenibili, alcune realtà economiche di importanza nazionale quali il gruppo Camst (leader nel settore della ristorazione collettiva) che ha ideato un nuovo sistema per la pulizia degli ambienti da cucina che permette un elevato risparmio nel consumo di acqua e il Gruppo Poolpack che opera nella produzione e distribuzione di imballaggi alimentari investendo costantemente in attività di eco-progettazione e nello sviluppo di nuovi imballaggi sostenibili.

Il Salumificio Pedrazzoli di San Giovanni del Dosso descriverà poi come è possibile ridurre l’impatto ambientale dei salumi attraverso la realizzazione di una filiera corta. Gli interventi di Schneider Electric e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore saranno dedicati alle nuove professioni con competenze specifiche, che saranno in futuro richieste dal mercato della sostenibilità e all’effetto propulsivo sulla nascita di nuove start up nel settore dell’ambiente, generato dalle attività di Fondazioni che investono sulla sostenibilità. La chiusura sarà dedicata a domande e approfondimenti con l’opportunità di mettere a confronto i punti di vista di coloro che già hanno un ruolo attivo nel sistema economico (imprenditori) e di quanti gli subentreranno (gli studenti). 


 

I commenti dei lettori