La Cleca compra le schiacciatine Bottoli
Al gruppo leader dei preparati per dolci l’azienda di Dosso del Corso. Zanetti: puntiamo a un fatturato di oltre 30 milioni. Garantiti gli attuali livelli occupazionali nel sito produttivo ampliato di recente
Sandro Mortari
MANTOVA. Budini e schiacciatine insieme per un made in Mantua sempre più forte. È il risultato dell’acquisizione di Bottoli spa industria di panificazione da parte di Cleca spa, società leader nel mercato dei preparati per dolci e dadi da brodo. Le due storiche aziende (quest’anno la Cleca, sede a San Martino dall’Argine, compie 80 anni, la Bottoli di Dosso del Corso 60) hanno portato a termine l’operazione venerdì 4 ottobre e lmartedì 8 ottobre è stata formalizzata con l’annuncio alle rispettive maestranze. Top secret le cifre della compravendita.
Soddisfatte entrambe le parti. «È un progetto industriale - sottolinea l’amministratore delegato di Cleca, Carlo Zanetti che è anche presidente della Camera di Commercio di Mantova - che ci consente di affiancare i nostri preparati per dolci a prodotti da forno molto conosciuti e di rafforzarci nel settore food e, specialmente, nel mercato dei panificati».
«Consegnamo a Cleca un’azienda goiello che negli ultimi due anni ha investito molto nella qualità dei suoi prodotti - fa eco Cinzia Bottoli, responsabile finanziario dell’omonima società - crediamo che un’azienda importante come Cleca possa garantire continuità a una realtà altrettanto importante come la nostra». La Cleca, azienda della famiglia Compagnoni-Zanetti, ha rilevato 100% delle azioni della Bottoli; gli storici prodotti come schiacciatine, bruschette e sbrisolone continueranno ad uscire con il marchio dell’azienda fondata nel 1959 e alla cui presidenza è stato fino all’ultimo Angelo Bottoli, imprenditore vecchio stampo, gran lavoratore. Che ha trovato il momento giusto per cedere il passo e l’azienda garantendone, nel contempo, la continuità di brand pur in presenza di un nuovo management tutto targato Cleca.
«Il nostro obiettivo - spiega Zanetti - è quello di arrivare ad un fatturato 2020 di oltre 30 milioni di euro, mettendo insieme l’attuale nostro, che è di 23 milioni e quello della Bottoli di 7,5. Anzi, speriamo di crescere ancora di più». Le premesse ci sono. La Cleca con le schiacciatine e gli altri prodotti punta a svilupparsi nel mercato nazionale e ad espandersi su quello internazionale dove già è presente da tempo, sfruttando anche i canali, in Europa, in America e in Asia, che la Bottoli ha aperto da tempo.
La nuova realtà industriale si articolerà in quattro moderni poli produttivi in grado di gestire più di 50 milioni di confezioni all’anno: agli stabilimenti di San Martino dall’Argine, di Ascoli Piceno e Bologna aggiungerà quello della Bottoli a Dosso del Corso che l’anno scorso ha subìto un processo di espansione sia in macchinari che in strutture (sul mercato sono arrivati nuovi prodotti e nuove confezioni che riducono l’utilizzo della plastica e, quindi, l’inquinamento ambientale indotto).
Le produzioni, che potranno contare su una distribuzione capillare in Italia e all’estero, si baseranno su tre laboratori di ricerca a San Martino, a Bologna e a Mantova (quello ereditato dalla Bottoli). Complessivamente, l’organico salirà a 130 dipendenti: «Abbiamo garantito il posto agli attuali 45 lavoratori della Bottoli» annuncia Zanetti.
«Siamo due società affini dal punto di vista commerciale che per Mantova rappresentano l’eccellenza - osserva la Bottoli - cediamo una struttura in grande evoluzione e con nuove prospettive di mercato».
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