Arrivano i primi navigator a Mantova: in 16 nei Centri per l’impiego
Reddito di cittadinanza: avranno il compito di trovare un posto di lavoro a coloro che ricevono l’assegno. Critica la Provincia: organici carenti nelle nostre strutture, la Regione intervenga
Sandro Mortari
MANTOVA. Ecco i navigator, coloro che nel Mantovano dovranno accompagnare i percettori del reddito di cittadinanza lungo il tortuoso percorso che li porterà a lavorare. Dopo una lunga attesa fatta di polemiche, frenate e accelerate arriveranno in servizio lunedì 14 ottobre in quattro dei sei Centri per l’impiego della Provincia. Per loro si prospettano settimane di intenso impegno.
Innanzittutto ne arriveranno complessivamente 16 dei 20 che la Regione Lombardia ha assegnato al Mantovano. È già stato deciso come verranno distribuiti: nove andranno al Centro per l’impiego di Mantova, tre a quello di Castiglione delle Stiviere, tre a Suzzara e uno a Viadana. Altri quattro potrebbero arrivare in un secondo momento (difficile immaginare adesso i tempi) e finire due a Castiglione, uno a Suzzara e uno a Viadana.
Per ora resta in stand-by il Centro per l’impiego di Ostiglia, chiuso da tempo, il cui futuro dovrà essere definito con la Regione. I percettori del reddito di cittadinanza del destra Secchia fanno capo ai centri di Mantova e Suzzara, mentre da Castiglione dipende la sede staccata di Asola aperta un giorno alla settimana: ecco perché da soli questi tre Centri per l’impiego assorbiranno la stragrande maggioranza dei navigator.
Lunedì, dunque, gli «accompagnatori» faranno la loro conoscenza con i nuovi luoghi di lavoro. Cominceranno subito a trovare un posto a chi prende il reddito di cittadinanza? No, ci vorrà ancora qualche giorno. Lunedì i 16 navigator si raduneranno a Palazzo di Bagno dove incontreranno i dirigenti di Anpal servizi (l’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro con cui hanno stipulato il contratto di assunzione come collaboratori), la dirigente e i funzionari dell’area lavoro e della Provincia. In quell’occasione verranno definite nel dettaglio le attività che svolgeranno nei Centri per l’impiego. Dopo un a breve introduzione vi sarà per loro un vero e proprio momento formativo.
Dopodiché, si partirà con la ricerca di un lavoro per chi percepisce da aprile il reddito di cittadinanza. Si calcola che i 16 navigator dovranno gestire un migliaio di pratiche. Dovranno affiancare gli operatori dei Centri per l’impiego per l’assistenza personalizzata ai beneficiari del “reddito”, fungere da raccordo con le imprese e le strutture di formazione predisponendo per ognuno di loro un piano personalizzato che concretizzi il patto per il lavoro che sottoscriveranno.
«Ben vengano le figure dei navigator visto che c'è una legge che li prevede» dice il presidente della Provincia Beniamino Morselli. Che non lesina, però, critiche alla Regione per gli organici risicati con devono fare i conti i Centri per l’impiego, fulcro del nuovo sistema: «Non posso, però, non rimarcare ancora una volta la situazione di precarietà in cui operano i nostri Centri per l'impiego per la carenza di personale: Regione Lombardia non ha ancora bandito i concorsi per reclutare nuove figure professionali che andrebbero ad incrementare gli attuali organici delle nostre strutture e non si capisce nemmeno cosa abbia deciso sull'assetto futuro che dovranno avere i Centri per l’impiego. Noi nel frattempo ci troviamo ad operare in seria difficoltà per gli attuali organici insufficienti rispetto alla mole di lavoro».
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