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E-commerce e sostenibilità: «Il futuro della calza made in Mantova si gioca qui»

The Lycra Company presenta le nuove tendenze alle aziende riunite nella sede di Fulgar a Castel Goffredo

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Protezione dei marchi, e-commerce, tracciabilità del prodotto, sostenibilità e innovazione: ruota attorno a queste cinque sfide il futuro della calzetteria italiana. Sfide lanciate  a Castel Goffredo dal Leagwear innovation day, presentazione per l’Italia delle tendenze moda 2020-2021 e delle ultime soluzioni tecnologiche messe a punto da The Lycra Company, che ha visto riuniti i maggiori player italiani del settore nello spazio eventi di Fulgar.



Dopo l’apertura dei lavori da parte di Alistair Williamson, commercial director innerwear Emea di The Lycra Company, Daniele Maggi, legwear area sales manager and technical & market development specialist di The Lycra Company, ha presentato le ultime novità e strategie del gruppo tanto in ambito green quanto di protezione del marchio dalle contraffazioni. «La prossima settimana – ha annunciato – lanceremo una campagna di protezione del marchio chiamata “tolleranza zero” in Italia, Germania, Polonia, Inghilterra e Turchia con cartellonistica nei distretti di produzione come Castel Goffredo, brochure e campagne sui giornali».

Tre poi i pilastri di un percorso di sostenibilità iniziato nel 2008: «Responsabilità aziendale, eccellenza produttiva e sostenibilità del prodotto» che si traducono ad esempio in ridotto consumo energetico, risparmio idrico, riduzione dei rifiuti e miglioramento delle performance ambientali dei filati prodotti negli 8 stabilimenti del compagnia con sede a Wilmington, Delaware, che nel 2018 ha festeggiato i suoi primi 60 anni di storia.



Ad illustrare agli operatori del distretto mantovano della calza sfide e opportunità del digitale è stato invece Giulio Finzi, segretario generale del consorzio del commercio digitale italiano NetComm, che ha sin da subito chiarito che «le aziende devono capire che la trasformazione digitale sta cambiando il business», che «il consumatore è online» e che oggi i più grandi consumatori digitali vivono in Cina dove secondo le proiezioni di Confindustria nel 2021 avremo un terzo dei nuovi benestanti. Considerando che in Italia i prodotti più venduti online sono elettronici o di abbigliamento, la strada per i calzifici mantovani sembra non poter prescindere da click, market place, retailer online. Insomma il digitale «sta cambiando le filiere in tutti i settori – ha concluso Finzi – le figure intermedie stanno scomparendo e va capito come cavalcare questo cambiamento».



Alain Garosi, marketing manager di Fulgar (distributore di Lycra per l’Italia e l’Europa), ha infine illustrato le strategie messe in campo dall’azienda di Castel Goffredo, oggi leader internazionale nel mercato delle fibre man-made, sul fronte tracciabilità e sostenibilità. Si va dall’invenzione di un ingrediente da inserire nella fattura del filato per renderlo tracciabile, una sorta di carta di identità che il cliente finale può verificare in un laboratorio esterno, alla convinzione che la realizzazione di prodotti sempre più sostenibili non possa passare solo attraverso l’utilizzo di materiali green ma debba per forza accompagnare tutte le fasi di vita del prodotto «dalla culla alla tomba se non addirittura dalla culla alla culla nel caso di completo riciclo».






 

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