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Riecco il teatro all’Antica, dopo cinque mesi: e all’entrata del Ducale rinascono gli affreschi

Stop ai disagi per i turisti, che potranno riutilizzare il vecchio biglietto per recuperare la visita. Il sindaco: un bando per la gestione dei monumenti

Barbara Rodella
2 minuti di lettura


SABBIONETA. Il primo novembre il teatro all’Antica di Sabbioneta ha finalmente riaperto le porte (e il 3 novembre, per festeggiare, alle 17.30 va in scena il concerto per violoncello del maestro Giovanni Gnocchi). L’edificio era chiuso dal 27 maggio. La fine del cantiere era prevista entro ottobre e dunque i tempi sono stati rispettati. I lavori hanno riguardato la messa in sicurezza e il miglioramento sismico del tetto. Budget: 390mila euro, di cui 40mila dal Comune, 120mila dalla fondazione Cariplo e il rimanente dallo Stato come fondi post-sisma.

«I lavori si sono svolti come da cronoprogramma - commenta soddisfatto il sindaco Marco Pasquali - I fondi, va detto, sono stati intercettati dall’amministrazione precedente. Il cantiere è partito il giorno dopo le elezioni. La nostra amministrazione ha però seguito il cantiere. A livello visivo i visitatori non noteranno differenze considerando che siamo intervenuti per consolidare il tetto».
 

La chiusura del teatro, però, aveva creato disagi ai visitatori che in questi mesi hanno visitato Sabbioneta pensando di entrare anche nel teatro la cui storia risale al 1587, quando Vespasiano contattò l’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, che l’anno seguente giunse a Sabbioneta con il progetto del teatro di corte. A colpire lo spettatore è certamente l’elegante architettura che si ispirava agli edifici di Roma.

I turisti che hanno conservato il biglietto, acquistato dal 27 maggio, potranno accedere liberamente al teatro per completare il percorso storico-artistico entro un anno dalla data dell’acquisto. «Aspettiamo chi è rimasto deluso per non essere potuto entrare nel teatro» dice il primo cittadino che ora punta a valorizzare e pubblicizzare uno dei fiori all’occhiello del paese e studia la stagione teatrale del prossimo anno che partirà a marzo.

«Nel 2018 gli ingressi sono stati 35mila, tra turisti e amanti del teatro – dice il sindaco – . Pochi. Per attirare pubblico, la prossima stagione teatrale sarà programmata in anticipo. Le persone non devono conoscere gli eventi solo qualche giorno prima».

Sabbioneta in questi mesi non ha visto solo lavori al teatro, ma anche a palazzo Ducale. Il cantiere è iniziato in primavera e dovrebbe concludersi entro novembre: «Abbiamo avuto alcuni ritardi al momento dell’aggiudicazione della gara, ma poi anche in questo caso gli interventi non hanno più avuto intoppi». Il progetto prevede il restauro degli affreschi all’entrata, nell’androne centrale, e il recupero degli affreschi e dei soffitti nelle sale al piano terra. Il costo: 235mila euro. Trentamila dal Comune e il rimanente dai bandi di varie fondazioni bancarie.

Il palazzo, a differenza del teatro, è rimasto però sempre aperto tranne un breve periodo dal 29 luglio al 9 agosto. «Daremo nuova vita agli affreschi. Al Ducale il risultato sarà visibile ai visitatori che potranno notare differenze tra prima e dopo il cantiere» spiega il sindaco che ricorda che, fino al 6 gennaio, al sabato e alla domenica, con un biglietto unico di 15 euro, si potranno visitare gli edifici comunali ed ecclesiastici mentre chi abita nel Viadanese-Casalasco potrà ammirare la mostra di Giulio Romano allestita al Ducale e al museo del Ducato con 5 euro.
 

E i cantieri della Città Ideale non si sono fermati qui. Per scelta della passata amministrazione, a fine marzo sono partiti anche i lavori al palazzo del Cavalleggero, splendido edificio del Cinquecento chiuso da una decina di anni. Un’altra perla ha ripreso così a brillare in agosto. Il palazzo di via Teatro Olimpico, con le decorazioni semplici del ’500 che sono tornate al loro splendore, diventerà la sede delliInfopoint che ora si trova a palazzo Giardino. Il trasferimento è previsto tra alcune settimane.

Sempre in tema di monumenti, a fine anno termina l’affidamento alla Coop Culture e la Pro Loco non ha mai fatto mistero di voler tornare a gestire il flusso turistico. Pasquali, però, smentisce l’ipotesi di un possibile affidamento diretto: «Il bando si farà, come prevede la legge». 

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