BAGNOLO SAN VITO. D. S., 40 anni, all’epoca dei fatti responsabile del reparto di confezionamento della Bustaffa, e I. G., 51 anni, caporeparto nella stessa azienda, sono comparsi il 12 novembre davanti al giudice Beatrice Bergamasco. Gravissime le accuse nei loro confronti. Lei deve rispondere di maltrattamenti e lui anche di violenza sessuale nei confronti della stessa dipendente. Nel corso dell’udienza l’avvocato Andrea Pongiluppi, che rappresenta la vittima, ha chiesto che venga convocato anche il responsabile civile, vale a dire l’azienda. Il giudice si è riservato di decidere.
I fatti risalgono a tre anni fa. I due capireparto, in concorso tra loro, avrebbero ripetutamente maltrattato una giovane operaia, addetta prima alle pulizie dello stabilimento, poi ai lavori di facchinaggio e confezionamento.
Per l’accusa, ci sarebbero state vessazioni, costrizioni e umiliazioni continue allo scopo di indurla al licenziamento. Lui in particolare le avrebbe affidato mansioni molto pesanti oltre che molestarla sessualmente. In un’occasione sarebbe entrato nel suo spogliatoio senza bussare, in un’altra le avrebbe gettato del formaggio in faccia, e sempre con la minaccia del licenziamento, le avrebbe fatto capire, in tutti i modi, di voler avere con lei un rapporto sessuale.
In un’altra occasione, sostiene sempre l’accusa, le si era gettato addosso toccandole i seni con entrambe le mani, cercando anche di baciarla. E una volta l’avrebbe fatta entrare in bagno e, chiusa la porta, si sarebbe abbassato i pantaloni.