Piano traffico a Mantova: sì alle ciclabili. No a via Trieste a senso unico
Accolte in toto o parzialmente 36 proposte delle 48 presentate, bocciate dodici. Martedì 19 novembre in consiglio comunale arriva il Pums per l’approvazione definitiva
Sandro Mortari
MANTOVA. Quarantotto osservazioni presentate da dieci soggetti tra comitati (due), associazioni (una), consiglieri comunali (uno) e semplici cittadini (sei); di queste, 14 sono state accolte mentre altre 12 sono state respinte. Le rimanenti 22 sono state «parzialmente accolte» perché già previste in parte dall’amministrazione comunale.
È il bilancio delle proposte per integrare il piano urbano della mobilità sostenibile che venerdì 15 novembre saranno all’attenzione della commissione territorio. Martedì prossimo 19 novembre è in programma la seduta del consiglio comunale che approverà definitivamente il Pums con le osservazioni accolte in toto o solo in parte.
Tra le proposte bocciate spiccano quelle relative a corso Garibaldi e a via Trieste. Come, del resto, era prevedibile. Il comitato di Fiera Catena proponeva di istituire la Ztl a tempo anche in direzione porta Cerese-via Trieste per tutelare i ciclisti. La Federazione Amici della bicicletta chiedeva il senso unico in via Trieste.
No anche alla proposta di un cittadino di costruire un sovrappasso pedonale in viale Pitentino, così come è stata respinta quella di mettere l’obbligo di svolta a destra da via Parma a via Brennero. No anche alla proposta della Fiab di eliminare la sosta in piazza Seminario, di rimuovere gli archetti e le colonne lungo le ciclabili, di allargare i marciapiedi in via Roma, di spostare la rotonda prevista a Sparafucile dall’intersezione con strada Cipata a quella con via Lunetta, di reintrodurre il doppio senso di marcia promiscuo tra auto e bici in via Chiassi e in via Dugoni e di allargare la Ztl in via Montanara e Curtatone. No, invece, alla ciclabile in via Trieste e sì a quella di strada Cipata.
Il Comune ha accolto, invece, l’osservazione del comitato Rabin che chiedeva una ciclopedonale in viale Poggio Reale, e di una cittadina di mettere dossi rallentatori in via de Mori e di dotarla di una ciclabile assieme ad altre nuove in Te Brunetti (già previste dal Pums). Solo la Fiab ha presentato 32 osservazioni, 22 delle quali accolte in toto o solo parzialmente. Tra quelle accolte, la necessità per le scuole di avere lo spazio d’ingresso libero dal traffico, l’istituzione delle Zone 30 in tutti i quartieri (come prevede il Pums), la chiusura temporanea di via Grossi, tra via Campi e via Volta, negli orari di inizio e fine scuola.
L’unica osservazione presentata da un consigliere comunale è stata quella del capogruppo del Pd, Pasetti, che proponeva la realizzazione di nuovi parcheggi in struttura in città: osservazione accolta «perché in linea con quanto già previsto dal Pums». Accolte solo parzialmente le osservazioni di un cittadino che chiedeva di favorire la sosta delle auto elettriche. Parzialmente accolte anche quelle di un residente a Porto mantovano sul trasporto pubblico, con corse anche nelle serate di venerdì e di sabato e al mattino nei giorni festivi (no, invece, alle corse a chiamata). Sì anche al sistema tariffario integrato tra servizio urbano e interurbano nell’area di sovrapposizione.
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