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Abusi sessuali su ragazzine minorenni: patteggia 2 anni

Il 48enne adescava le figlie degli amici durante le vacanze in montagna

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MANTOVA. Due anni di reclusione: è questa la pena patteggiata (e sospesa) da Francesco Fiore, 48 anni, di Mantova, arrestato il 20 luglio di quest’anno per violenza sessuale nei confronti di tre ragazzine minorenni. La sentenza è stata emessa dal giudice Claudia Miori del tribunale di Trento dal momento che le violenze sono avvenute nel comune trentino di Ziano di Fiemme.

Il primo episodio è accaduto in un ristorante la sera di Capodanno 2018, durante le vacanze natalizie. In quella circostanza si è avvicinato, appiccicandosi, a una dodicenne, toccandola e accarezzandola in modo insistente.

La ragazzina scioccata e terrorizzata non è stata in grado né di reagire né di spostarsi. Solo l’arrivo di un gruppo di amici ha permesso alla dodicenne di allontanarsi.

Il secondo episodio risale invece al 5 gennaio 2019, ultimo giorno di vacanza. Durante un dopo cena a casa di amici, ha invitato una tredicenne a uscire dalla casa, attirandola a sé e toccandola ovunque. In più si è raccomandato, una volta rientrati a Mantova, di non dimenticarsi di lui, suggerendole di favorire le cene tra amici per potersi nuovamente incontrare.

In più occasioni inoltre avrebbe compiuto atti sessuali con una tredicenne, che importunava da quando aveva dodici anni. In una occasione l’ha anche invitata a casa sua, l’ha spogliata e l’ha fatta sdraiare sul letto. Questo sempre a Ziano di Fiemme tra il 2014 e il 2015.

A Fiore è stato contestato anche un ultimo episodio: sulle piste da sci, durante una pausa al ristorante ha toccato anche un’altra bambina che all’epoca aveva soltanto 5 anni.

Il 48enne era anche accusato di spacciare ai ragazzini minorenni marijuana. In particolare alla festa di Capodanno del 2018 ha offerto la droga ai figli di coppie di amici fuori dal ristorante. A denunciarlo erano stati i genitori dei minorenni. Dopo l’arresto avvenuto il 20 luglio scorso e l’interrogatorio di garanzia tenutosi per rogatoria davanti al giudice per le indagini preliminari di Mantova Gilberto Casari, Fiore era finito ai domiciliari. Misura revocata il 5 novembre.

La pena patteggiata è stata sospesa sia per l’assenza di precedenti penali che per il percorso psicoterapeutico che ha accettato di intraprendere. Il 48enne poi ha risarcito i genitori di due delle giovani vittime con 40mila euro complessivi.

Per Fiore è scattata l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno. È inoltre interdetto dai pubblici uffici per la durata di un anno e dieci mesi. Interdizione perpetua anche da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori. Dovrà infine pagarsi le spese di mantenimento durante la custodia cautelare.

La sentenza è stata emessa dal tribunale trentino il 14 novembre scorso. —

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