In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Venticinque ville contro il degrado di Borgochiesanuova: ecco il complesso delle ex serre di Mantova

La prima casa è già stata venduta sulla carta: dopo la demolizione, lavori al via in primavera

1 minuto di lettura

MANTOVA. Un campo di macerie e fango, sotto un cielo basso, color canna di fucile che minaccia altra pioggia. Un campo di diecimila metri quadrati che le ruspe rovistano senza sosta per cancellare i segni di un abbandono antico, sedimentato in anni di spazzatura e giacigli improvvisati. Benvenuti nelle ex serre di Borgochiesanuova, in strada Circonvallazione Sud (angolo via Rinaldo Mantovano), largo spicchio di degrado urbano, comprato all’asta dall’Immobiliare Mantovana della famiglia Gandini per farne un complesso residenziale. Meno impattante del progetto immaginato dalla proprietà precedente (Brentaro, oggi in concordato), decisa a costruire tre palazzi da cinque piani ciascuno. Se venerdì la Gazzetta aveva documentato l’avvio dei lavori di demolizione, adesso è pronto il racconto del nuovo progetto, firmato dal geometra Rudi Rossato.



La posa della prima pietra è prevista per la primavera 2020, mentre la prossima settimana la nuova proprietà ridiscuterà la vecchia convenzione (ancora in essere) con il Comune, per rimodularla in base alle nuove volumetrie, più compresse. Intanto la prima villetta è già stata venduta, sulla carta, dalla agenzia Morandini di Porto Mantovano, che ha l’esclusiva. Calendario alla mano, il complesso dovrebbe essere terminato nel giro di un paio d’anni. Settecento e rotti giorni per dissodare il campo di macerie e coltivarlo ad alloggi.

Rossato conta venticinque unità, tra villette unifamiliari e soluzioni alternative, ma sempre con accesso indipendente. Tutte in classe energetica A e allacciate al teleriscaldamento. Porticati, terrazze, vetrate, soppalchi: il progettista s’accende d’entusiasmo passando in rassegna rendering e planimetrie. Larghe tra i 160 e i 200 metri quadrati (commerciali), le villette potranno essere realizzate su misura. E la lottizzazione sarà attraversata e servita da una strada privata ad uso pubblico.

Ad avventurarsi tra le ex serre, mettendosi fango e macerie sotto le suole, c’è da fare ricorso alla fantasia per immaginare il complesso che verrà. Ma le ruspe hanno già spianato una porzione ampia, che adesso lo sguardo può percorrere senza incontrare ostacoli. Resistono due camini e la vegetazione ostinata attecchita tra le pieghe dell’abbandono. Intanto lo sconforto dei residenti con vista sul degrado si è già rilassato in attesa. Con il plauso e il sostegno del Comune e dell’assessore Andrea Murari. «Se la zona è promettente? Sì che lo è – risponde senza incertezze Rossato – perché qui sarà possibile comprare una villa come quelle di San Giorgio e Levata ma nel comune di Mantova, vicini al centro della città».

I commenti dei lettori