«Il black friday? È ok per imprese e consumatori ma dura troppo»
I dubbi di Confcommercio: per Sartorello «sacrifica i margini risicati dei negozi multibrand»; per Gola «servono controlli sui ribassi online»

MANTOVA. Luci e ombre sul black friday. Confcommercio restituisce una lettura in chiaroscuro del più nero dei venerdì, la ormai nota pratica commerciale nata negli Stati Uniti, e ormai ampiamente diffusa anche in Italia, che prevede promozioni straordinarie il giorno successivo al giorno del Ringraziamento, che quest’anno cade il 29 novembre. Con una particolarità tutta italiana: nel nostro Paese gli sconti si estendono quasi sempre nei giorni precedenti e successivi, con weekend o addirittura intere settimane che diventano appunto black.
«Quello del black friday è un rito ampiamente diffuso anche nella nostra provincia che torna per il terzo anno consecutivo, dopo cioè che Regione Lombardia nel 2017 ha dato il via libera normativo, e che sancisce di fatto l’avvio allo shopping natalizio» evidenzia Marco Sartorello, imprenditore e membro della giunta di Confcommercio.
I numeri sono di tutto rispetto: secondo uno studio del Politecnico di Milano, il black friday del 29 novembre e il cyber monday (il black friday in versione online che cade il lunedì successivo al Ringraziamento) del 2 dicembre generano un giro d’affari di 1,3 miliardi di euro, il 25% in più rispetto al 2018. «Il Venerdì nero è molto sentito nel settore moda perché rappresenta un’occasione per i consumatori che potranno permettersi un acquisto in più in una sola giornata di shopping scontato generando, secondo le stime di FederModa Confcommercio, un incremento medio delle vendite del 42%. In Italia aderiranno oltre 35mila negozi di moda e moltissimi sono gli esercizi mantovani che faranno altrettanto» continua Sartorello.
«Purtroppo però per molte attività commerciali il venerdì sarà effettivamente nero: pur incrementando il volume delle vendite, diminuiranno i margini in piena stagione – prosegue Sartorello – il black friday sta prendendo sempre più piede ed è un appuntamento molto atteso dai consumatori anche perché segna l’avvio dello shopping natalizio. Un evento interessante dal punto di vista commerciale anche per tante aziende, dato che fa registrare un buon incremento delle vendite. Siamo un po’ scettici verso quella versione made in Italy che, da evento-brand si è snaturato in weekend o addirittura in settimane di sconti, sacrificando in piena stagione le marginalità già risicate dei negozi multibrand».
Qualche dubbio anche da parte di Stefano Gola, presidente della sezione cittadina di Confcommercio. «Ho qualche perplessità sugli sconti praticati dalle piattaforme online – osserva Gola – non è ben chiaro se gli sconti dichiarati dalle parti terze che si appoggiano a queste piattaforme siano reali e se ci siano controlli sulla loro veridicità da parte delle stesse piattaforme che li promuovono».
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