Festival transfemminista all'Arci Dallò di Castiglione delle Stiviere
Il collettivo “Non una di meno” presenta l'iniziativa di domenica 8 dicembre. Focus sul sesso all’Immacolata: «Un po’ di provocazione c’è, ma parleremo in modo serio di salute riproduttiva e non offendiamo nessuno»
Luca Cremonesi
CASTIGLIONE. «Un pizzico di provocazione lo abbiamo voluto mettere, certo, nel nome dell’evento. Ma i contenuti proposti non hanno nulla di provocatorio. Abbiamo deciso di mettere in piedi un festival, e non un incontro accademico, ma i temi che tratteremo sono alcuni dei nodi centrali della nostra azione politica». Così Martina Pasini e Letizia Benedini, attiviste del collettivo gardesano di “Non una di meno”, presentano la prima edizione del festival transfemminista (il transfemminismo è un movimento creato da donne trans) in programma per domenica all’Arci Dallò. Titolo della manifestazione è “Immacolata sovversione”, con un esplicito riferimento al giorno dell’Immacolata concezione.
«Ma abbiamo scelto l’8 dicembre come data dell’evento non certo con la volontà di mancare di rispetto - mettono le mani avanti le organizzatrici - semmai come pretesto per avviare questa discussione sul piacere e sulle diverse forme di sessualità e di piacere sessuale. Siamo un collettivo che guarda a modalità di convivenza diverse e alternative. Vogliamo una società diversa da quella in cui viviamo, una società dove le donne non siano rappresentate dalle quote rosa ma da un ruolo attivo e partecipato».
E ancora: «Questo evento nasce dal dibattito che fino ad oggi abbiamo proposto sulla salute riproduttiva. Con l’evento di Castiglione proponiamo una riflessione sul tema del desiderio e del genere come costruzione sociale e politica».
Dibattiti, laboratorio e discussioni ma anche divertimento con musica e momenti di condivisione. Il programma del Festival è ricco.
Si partirà alle dieci della mattina con un laboratorio di yoga intitolato “Tantra non binario”, di e con Nita Keat (attivista). Alle 15 ci sarà, invece, il dibattito “Carla Lonzi. L’imprevisto clitorideo” con Daniela Pietta, dottoressa in Filosofia ed esperta in educazione alla sessualità. Alle 17 parte “Altre maschilità. Laboratorio sul desiderio (del) maschile” a cura del gruppo bolognese Smaschieramenti. Alle 18.30 reading “Altri. Immaginari” a cura del Collettivo Malatempora, con Nita Keat e alle 19.30 aperitivo con dj set transfemminista by Marla’O (rock/punk/surf). «Il femminismo ha esplorato il piacere della donna. Ci siamo esplorate, ci siamo descritte, ci siamo piaciute, ci siamo eccitate. Il transfemminismo ci apre oggi nuovi mondi, nuove esplorazioni, per un piacere che vuole liberarsi dal genere, dalle costrizioni, dal bigottismo, dalle auto-censure, dalla stretta necessità delle relazioni sentimentali... insomma, dal patriarcato che è anche dentro di noi» concludono la Pasini e la Benedini.
Il movimento Non una di meno si ispira a “Ni una menos”, nato in Argentina nel 2015.
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