Il Comune di Mantova preme sulla Regione per riavere Belfiore
La sub-concessione sulla sponda è scaduta il 31 ottobre. Bloccato l’iter per la gara di affidamento del Rifugio. Il vice sindaco Buvoli scrive a Fontana e a due assessori
Nicola Corradini
MANTOVA. Una lettera di sollecito inviata al presidente della Regione e due assessori della sua giunta firmata dal vice sindaco Giovanni Buvoli. Un atto ufficiale, a cui non capita spesso di ricorrere: solo per questioni rilevanti. E la questione, in questo caso, è la gestione della sponda del lago Superiore su cui si affaccia il parco frequentato, soprattutto nelle stagioni calde (ma non solo), da famiglie, bambini, anziani e, sopratutto di sera, dai giovani che vanno nei due locali installati in mezzo al verde: il Rifugio e il chiosco della Zanzara.
L’amministrazione comunale ha investito molto per rendere sempre più fruibili le sponde dei tre laghi, che sono di proprietà del demanio dello Stato, il quale ha trasferito la competenza alla Regione che a sua volta le ha affidate al Comune in concessione. Ecco, qui sta il punto su cui il vice sindaco Giovanni Buvoli ha scritto ai vertici della regione Lombardia. Il 31 ottobre è scaduta la concessione regionale sul tratto della riva di Belfiore. Da quel momento non sono arrivate notizie ufficiali sulle intenzioni della Regione. Un silenzio fonte di questioni non trascurabili, come la responsabilità nel malaugurato caso di caduta di rami al suolo. Se provoca danni o qualche persona si fa male, chi ne deve rispondere? E chi deve prevenire?
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«Una situazione incomprensibile – dice Buvoli – noi abbiamo iniziato a far presente l’imminente scadenza già in giugno. Ci sono state riunioni tra funzionari che non hanno portato risposte chiare. Ecco perché ho inviato un’email in posta certificata ai vertici politici della Regione: per avere risposte». Ci sono anche questioni pratiche. Ad Alce Nero è stata confermata la gestione della Zanzara. Ma è una conferma che ha scarso valore, perché potrebbe essere annullata se la Regione ponesse nuove condizioni o non dovesse rinnovare la concessione.
Ancora peggio la questione del Rifugio, a cui Alce Nero ha rinunciato. Qui sarà necessario indire una gara per la gestione. Ma tutto è fermo in attesa che da Milano arrivino novità. E anche in questo caso ci sono incertezze: solo in base alla concessione regionale si potrà capire se l’affidamento sarà ancora ad associazioni no-profit o se aperta a soggetti commerciali. —
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