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La Caritas si rinnova e apre l’emporio solidale a punti

Il nuovo servizio si trova in strada santa Maria Maddalena dove si è spostato anche il centro di ascolto

Barbara Rodella
1 minuto di lettura

PORTO MANTOVANO.  La Caritas di Bancole ha aperto l’emporio “bottega solidale”. Si tratta di una sorta di market dove le persone con fragilità possono scegliere in autonomia i prodotti sugli scaffali.

Porto Mantovano, inaugurata la bottega solidale



L’associazione abbandona così la tradizionale consegna delle borsine con i beni di prima necessità e per fare “acquisti” le famiglie con fragilità hanno ora a disposizione una tessera con punti che si aggiorna ogni mese. Il punteggio è deciso dalla Caritas in base ai componenti del nucleo famigliare e dal reddito Isee.

Con il nuovo emporio, le famiglie hanno molta più scelta rispetto a prima, dai prodotti freschi come formaggio e prosciutto ai prodotti per l’igiene e la casa. Il centro è già operativo ed è stato allestito in strada santa Maria Maddalena (di fronte al cimitero) nei locali un tempo adibiti alla vendita dei fiori.

E sempre in strada Maddalena si è spostato anche il centro di ascolto che ha così lasciato via Colombo. Il fabbricato che ospita la Caritas è di proprietà del Comune.

E nell’area dietro la struttura, l’associazione Porto in Rete continuerà a gestire l’orto sociale e tutto il raccolto di verdura e frutta sarà messo a disposizione della Caritas.

L’obiettivo principale dell’associazione, nata circa 25 anni fa, è ascoltare le persone che si rivolgono ai volontari in cerca di aiuto.

L’associazione non solo si occupa di distribuire beni di prima necessità o indumenti, ma supporta anche chi ha difficoltà a sbrigare pratiche burocratiche e dà assistenza in casi di particolare gravità o emergenza come sfratti e visite mediche specialistiche o nella ricerca di attività lavorative.

«Chi si appoggia a noi - spiegano i referenti di Caritas - vuole innanzitutto essere ascoltato e considerato» L’emporio solidale apre al sabato pomeriggio. Per gli altri servizi serve un appuntamento, questo per dedicare il tempo necessario per trattare i vari casi.

All’anno sono 50 le famiglie che si rivolgono alla Caritas di cui 40 con continuità. Per lo più italiani (il 65%): nuclei famigliari con bambini, coppie con un reddito insufficiente ma anche anziani soli. Gli stranieri provengono per lo più dall’ex Jugoslavia, dal Ghana, dal Marocco e dalla Tunisia. Ora la Caritas cerca nuovi volontari, al momento sono 20, per organizzare meglio le attività e riuscire a tenere aperto il market un giorno in più alla settimana.

E il 7 dicembre l’emporio sarà inaugurato ufficialmente.

Si parte con un incontro alle 9.30 in sala civica in piazza della Pace dove si parlerà di povertà, di cittadinanza attiva e welfare.

Alle 11 poi il taglio del nastro dell’Emporio in strada santa Maddalena.

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