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“La Sfida” dei genitori a Mantova: esperienze di co-housing per i figli con disabilità

«Chiederemo al Comune un immobile in comodato d’uso. La battaglia è al pregiudizio di chi crede i nostri ragazzi incapaci di vivere in autonomia»

Igor Cipollina
1 minuto di lettura

MANTOVA. La Sfida è già nel nome di quest’associazione coraggiosa, messa in piedi da un gruppo di famiglie con figli adulti, costretti a misurarsi con disabilità intellettive, fisiche e mentali. Disabili, certo, ma portatori di bisogni, aspirazioni e desideri come tutti i figli di questo mondo. «La sfida è innanzitutto al pregiudizio di chi è convinto che i nostri ragazzi non siano in grado di condurre una vita indipendente – scandisce la referente Donatella Bertelli – e spesso la prima barriera culturale è all’interno delle stesse famiglie». Madri e padri che accettano l’ipotesi di una vita fuori dal perimetro della casa solo come prospettiva ultima per i propri figli, quando la vecchiaia spegnerà le loro forze di genitori. «Noi siamo invece consapevoli che si tratta di un passaggio cruciale per la costruzione dell’identità di persona adulta» scandisce Bertelli.

La stesse legge numero 112 del 2016, ribattezzata “Dopo di noi”, dovrebbe essere maggiormente declinata in “Durante noi”, traducendo il principio attorno al quale è costruita: la possibilità per le persone disabili di emanciparsi dai propri genitori senza dover ricorrere all’istituzionalizzazione dei servizi residenziali. Eccola, la sfida: rendere possibili percorsi altri di vita indipendente, esperienze di coabitazione nel cuore della città, tra le maglie della rete sociale. Esperienze incluse nella vita degli altri.

Bene, quindi, la decisione della giunta Palazzi di cancellare Imu e Tasi sulla casa di residenza delle persone disabili, e di ridurle drasticamente per gli altri immobili inseriti nel fondo previsto dalla legge 112, ma la sfida deve spingersi oltre. «Al Comune vorremmo chiedere un immobile in comodato d’uso per sperimentare forme di co-housing – anticipa Bertelli – e, magari, dove aprire anche uno sportello per offrire informazioni di tipo legale e fiscale su tutto ciò che serve per progettare una vita indipendente».

L’occasione per parlarne sarà il convegno sulle nuove politiche abitative che l’associazione sta organizzando per il mese di marzo, con il coinvolgimento degli enti locali. A incoraggiare la Sfida, accanto e prima della legge 112, è la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che rivendica il principio dell’autodeterminazione come fondamento della libertà individuale.

«Vogliamo raccogliere anche la sfida al pregiudizio che identifica la disabilità con l’incapacità di vivere, pensare ed esprimersi in modo pienamente consapevole – ripete Bertelli – Noi sappiamo che non è così. I nostri figli disabili ci dimostrano ogni giorno che non è così. Ma non basta. Modificare mentalità e percezioni consolidate comporta un profondo cambiamento culturale che richiede tempo e sforzi collettivi». Missione impossibile? Prima di rispondere, prenotate una stanza all’Hotel Etico di Asti, o fate un salto alla Casa al Sole di Pordenone.

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