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La Fondazione Negrini è ai blocchi di partenza: operativa fra un anno a Sermide

Nell’autunno 2020 inizieranno le sperimentazioni in campo agricolo. Intanto sono state raccolte le candidature per il cda

Giorgio Pinotti
1 minuto di lettura

SERMIDE E FELONICA. La Fondazione Tranquilla Negrini presto sarà una realtà. Il progetto prenderà il via il prossimo autunno, con l'inizio delle sperimentazioni in campo agricolo. Nei giorni scorsi, a Sermide e Felonica, sono state raccolte le candidature per il consiglio d'amministrazione, la cui composizione sta avvenendo in queste ore. La fondazione nasce con scopi di ricerca e didattico nel campo dell'agricoltura e avrà sede nel sito che è appartenuto a Tranquilla Negrini.

La donna, morta nel 2011, aveva lasciato il suo fondo agricolo, vicino alla frazione di Porcara, in eredità al Comune e nel suo testamento aveva espresso la volontà che diventasse una vera e propria scuola di formazione nel settore agrario. Il progetto parte da lontano, già la precedente amministrazione guidata da Paolo Calzolari si era attivata per realizzare una struttura dove si potesse fare formazione e sperimentazione agricole. Un Comune non ha la possibilità di istituire un istituto di istruzione canonico, c'erano stati contatti e intese con diversi soggetti del mondo dell'agricoltura e con le vicine scuole di agraria, perché il sito di Sermide potesse diventare un luogo di ricerca, sperimentazione e didattica.

Per rispettare le volontà di Negrini, nell'aprile del 2017 il consiglio di Sermide aveva approvato lo statuto della fondazione, poi si sono susseguiti una serie di intoppi burocratici e c'è stata la decadenza della prima amministrazione Bortesi. La fondazione era rimasta al palo, ma adesso tutto è definito e il progetto è pronto a partire. La fondazione disporrà di risorse economiche consistenti per il suo avvio. Il fondo lasciato in eredità al Comune, una proprietà di circa 80 biolche mantovane, era stato dato in affitto e negli ultimi anni, dalla scomparsa di Tranquilla, è rimasto affittato.

Gli importi del canone sono stati conservati dal Comune in un fondo vincolato e il tribunale di Aosta, che si occupa della successione in quanto la signora Negrini quando è scomparsa viveva in una casa di riposo in provincia di Aosta, aveva disposto che la fondazione fosse dotata di 150mila euro. Fondi che sono stati accantonati, dai canoni dell'affitto degli ultimi anni. Attualmente il fondo agricolo è ancora affittato e rimarrà tale per la stagione agricola, poi in autunno partiranno le attività di sperimentazione.

Paolo Calzolari si era impegnato particolarmente per arrivare alla costituzione della fondazione e l'operazione è stata portata avanti dal suo successore Mirco Bortesi, che commenta: «Siamo soddisfatti che la fondazione possa partire, anche per rispettare le volontà della Negrini.Si farà sperimentazione e ricerca in campo agricolo, inevitabilmente quindi ci saranno anche occasioni di formazione».

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