Qualità della vita, Mantova precipita al 48º posto. Solo la differenziata è ok
Sandro Mortari
MANTOVA. Crollano al 48° posto Mantova e la sua provincia nell’annuale classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia. Il Mantovano, rispetto all’anno precedente, ha perso ben 29 posizioni, la flessione più evidente dopo le 47 perse da Belluno e le 32 da Sondrio. Rispetto ad un anno fa, però, sono aumentati da 42 a 90 gli indicatori presi in considerazione (suddivisi nelle solite sei macro-categorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia e società, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, tempo libero) ed è cambiato il metodo di calcolo della graduatoria finale. Ciò non toglie che il territorio provinciale sta attraversando un momento di crisi e che la città non riesce ad avere un effetto traino per evidenziare le eccellenze che pure ci sono.
Per ricchezza e consumi Mantova figura al 38° posto, in calo rispetto all’anno precedente. È trentesima per depositi bancari pro capote (25.212 euro), 26ª per il prezzo medio di vendita delle case a Mantova, in zona semi centrale, (2.200 euro al metro quadrato) ed è 55ª per importo medio delle pensioni di vecchiaia (1.146 euro).
Sul fronte degli affari e del lavoro le cose vanno ancora peggio: sessantaquattresima posizione; tra gli indicatori, da segnalare il 38° posto per il tasso di disoccupazione giovanile (17,5%), il 32° posto per il tasso di disoccupazione (6,7%). La provincia di Mantova è settima per quanto riguarda gli immigrati regolari residenti (lo 0,1%) , mentre è 24ª per numero di imprese in fallimento (l’1,4% di quelle regolarmente registrare).
Male anche per ambiente e servizi dove la città dei Gonzaga si colloca al 66° posto. Con un’unica perla: il terzo gradino del podio per la raccolta differenziata dei rifiuti che ha raggiunto l’84,9%. Mantova è quarantaduesima nella classifica demografia e società, precipitando tra quelle dove il tasso di natalità è minore (38° con 7,2) e quello di mortalità tra i più alti (62ª con 11,3 decessi ogni 10mila abitanti).
È, invece, al 24° posto nella classifica su giustizia e sicurezza; a portarla su è il numero di denunce per reati legati agli stupefacenti ogni 100mila abitanti: 970,71, preceduta solo da Rovigo (seconda) con 993,88 denunce e Aosta, prima con mille.
Nemmeno la categoria cultura e tempo libero riserva soddisfazioni a Mantova. La città e la provincia non figurano nelle prime cinque posizioni in nessuno dei 15 indicatori. Anzi, la media la pone al 63° posto, questa volta in aumento rispetto al più recente passato. Per i concerti è 20ª con uno spettacolo ogni mille abitanti, 87ª per numero di librerie (6,6 ogni 100mila abitanti) e 14a per numero di palestre, 12,1 ogni 100mila abitanti, 50ª per densità dell’attività culturale con 126,3 spettacoli ogni 10 chilometri quadrati.
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