Biologia molecolare al Poma: ecco il team contro i tumori
In funzione da febbraio per diagnosi di neoplasie maligne e terapie personalizzate. Finora l’attività era affidata a centri sanitari esterni. Risposte veloci e meno costi
R.BO
MANTOVA. Un team specialistico di biologia molecolare per individuare tempestivamente i tumori maligni. Da febbraio questa attività diagnostica, attualmente affidata in gestione ad altri centri sanitari, sarà eseguita dalla struttura di Anatomia patologia del Carlo Poma diretta dal primario Rosa Rinaldi.
La biologia molecare sbarca dunque al Poma grazie a una strumentazione di ultima generazione, che consentirà la valutazione dei principali target predittivi per il trattamento delle neoplasie maligne, in particolare del polmone, del colon-retto e del melanoma.
«Un’iniziativa fondamentale – spiegano dall’Asst di Mantova – che consentirà di migliorare le tempistiche di refertazione e il conseguente trattamento del paziente, puntando a terapie personalizzate e riducendo in modo significativo la spesa a carico della struttura pubblica. L’obiettivo è fornire diagnosi accurate, complete, tempestive, sempre più integrate con i dati derivanti da tecniche di biologia molecolare».
La struttura si propone come unico laboratorio di riferimento per la provincia di Mantova in questo settore, oltre che nelle indagini cito-istologiche e di screening, per un bacino di utenza di circa 400mila abitanti.
Dal Poma fanno sapere inoltre che l’autonomia comporterà il miglior trattamento specifico del paziente, l’abbattimento dei rischi di trasporto del materiale, dei costi, dei tempi, nonché la valorizzazione delle competenze già presenti all’interno del servizio, un team multidisciplinare connesso con un network di aziende ospedaliere.
L’avanzamento scientifico e tecnologico ha permesso di identificare un elevatissimo numero di potenziali biomarcatori, bersaglio contro il quale sviluppare farmaci personalizzati.
Il nuovo approccio alle neoplasie, che integra criteri clinico-patologici con le analisi molecolari, esige l’integrazione tra diverse figure professionali – oncologo, biologo molecolare, anatomopatologo e farmacologo – per permettere una corretta interpretazione dei dati e la scelta della più adeguata strategia terapeutica. La figura del patologo molecolare diventerà sempre più importante.
Le diagnosi molecolari offriranno agli oncologi la possibilità di progettare terapie targettizzate, migliorando la sopravvivenza e la qualità della vita.
La struttura di Anatomia atologica dell’Asst di Mantova eroga prestazioni diagnostiche istologiche, citologiche, agoaspirative, intraoperatorie, molecolari e autoptiche.Obiettivo fondamentale è quello di fornire diagnosi accurate, complete, tempestive e clinicamente rilevanti, basate sull’osservazione di reperti morfologici, integrati con i dati derivanti da tecniche di istochimica, immunoistochimica e biologia molecolare.
Il reparto è centro diagnostico istocitopatologico di riferimento per la provincia di Mantova, nodo di integrazione con Ats della Val Padana per la gestione degli screening oncologici per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, del carcinoma del colon-retto e del carcinoma della mammella ed è coinvolto nella redazione del Registro Tumori Provinciale.
La struttura è sede consorziata con l'università di Brescia per il corso di specializzazione in Anatomia Patologica ed è inoltre struttura di formazione professionale per gli studenti del corso di laurea in Ostetricia, Tecnico di Radiologia e Fisioterapia.
I commenti dei lettori