Mantova, dote lavoro per i disabili: nuovo bando in febbraio
Pronti 420mila euro per le aziende e 580mila per i lavoratori svantaggiati. Zaltieri: il ritardo dipende dalla Regione che non ha assunto il personale
Sandro Mortari
MANTOVA. Bisognerà attendere febbraio-marzo del prossimo anno per vedere il nuovo bando della Provincia per la gestione delle doti lavoro riservate al collocamento dei disabili. Solo il 13 dicembre scorso è stata, infatti, firmata la convenzione tra Regione e Palazzo di Bagno che consente a quest’ultimo di avere le risorse sufficienti per pagare il personale che si occuperà del bando. Da notare che la convenzione riguarda il 2019 (è prorogabile), anno in cui non è stato emesso alcun avviso per il collocamento dei disabili dopo quello del 2018 che con 952mila finanziava 166 tirocini.
«Ci dispiace molto per questo ritardo, ma non è colpa nostra - dice Francesca Zaltieri, consigliere provinciale con la delega al lavoro e istruzione - Il lavoro è una delega regionale, ma per espletarla ci occorre il personale regionale. Servivano concorsi che, però, la Regione non ha fatto. Per questo abbiamo chiesto più risorse al fine di rivolgerci all’esterno per formulare i bandi».
Nel luglio scorso Palazzo di Bagno aveva segnalato alla Regione la necessità di avere il 17% di risorse in più da destinare alla ricerca di enti o aziende interessati alla gestione della «dote». Solo ai primi di dicembre è arrivato il sì del Pirellone, ma oramai era tardi per i bandi relativi al collocamento dei lavoratori svantaggiati. «La convenzione - spiega la Zaltieri - è stata firmata dalla Provincia il 13 dicembre. Subito abbiamo fatto l’avviso pubblico per individuare le ditte esterne interessate a gestire il collocamento dei disabili. Entro i primi due-tre mesi del 2020 avremo la struttura tecnica in grado di gestire i dati delle imprese e quelli dei disabili. A quel punto, in base al piano che predisporremo, si procederà alla ripartizione dei fondi a disposizione: 420mila euro alle imprese che assumeranno i disabili previsti, e 580mila per cento doti lavoro che andranno suddivise tra i disabili, con quote ad personam».
Le altre regioni hanno fatto per tempo i concorsi e hanno messo le loro Province nelle condizioni di assumere il personale necessario per occuparsi anche dei disabili. «La Lombardia, invece, non è riuscita a farlo e c’è un ritardo che ora scontano i servizi - afferma la Zaltieri -. Gli stanziamenti ci sono ma manca il personale per gestire l’intera partita. La Provincia di Mantova, infatti, finora ha fatto tutto al suo interno, ma adesso con il personale ridotto all’osso non è più possibile. Per questo abbiamo bisogno di più risorse per rivolgerci all’esterno per la gestione del servizio».
La Regione, nella convenzione, ha riconosciuto a Palazzo di Bagno un’ulteriore quota del 17% (quello che era stato chiesto) per l’assistenza tecnica e il funzionamento del piano disabili che dispone di un finanziamento di circa un milione di euro. E così, per la gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro la Provincia, per il 2019, in base alla convenzione riceverà 1.620.914 euro con cui pagherà il personale e il funzionamento di uffici e centri per l’impiego, compreso chi si occuperà di trovare un posto di lavoro ai disabili. «Abbiamo fatto del nostro meglio con le forze che abbiamo - dice la Zaltieri - Questa è una partita che ci sta molto a cuore e per la quale abbiamo sempre fatto il massimo. Come del resto ci è sempre stato riconosciuto».
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