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Regalo da 100mila euro a Mantova con la schedina Sisal: ma il vincitore non lo sa

Il premio era abbinato all’estrazione del Superenalotto. L’appello della ricevitoria della Favorita: controllate le giocate

Igor Cipollina
1 minuto di lettura

MANTOVA. L’avvertenza è la stessa di sempre, quando si rincorre la fortuna pasticciando con le probabilità: guai a cercare nell’azzardo di Stato una qualche forma di risarcimento al proprio sconforto, perché con i numeri non c’è partita e a scivolare nella ludopatia si fa presto. Questa storia, però, ha un sapore speciale, che si sposa al clima natalizio, perché in giro c’è qualcuno che ha vinto 100mila euro e ancora non lo sa.

È una favola alla rovescia, che aspetta di essere scritta, nella speranza che incontri il suo lieto fine. Scacciando l’eventualità che il fortunato in questione (o la fortunata) sia condannato a maledirsi per aver buttato via la schedina vincente. Acquistata il 21 dicembre alla ricevitoria di Marzia Villa, nella galleria del centro commerciale La Favorita. Possibile? Sì, perché il concorso in questione è “Natale 100X100”, l’estrazione di 100 premi da 100mila euro abbinata al Superenalotto.

In pratica, la giocata al Supernalotto genera un codice a parte che partecipa all’estrazione natalizia: Il timore che il vincitore inconsapevole abbia omesso la verifica, scoraggiato dalla combinazione infelice al Superenalotto, è quindi fondato. Così dalla ricevitoria della Favorita parte un appello a controllare le schedine giocate sabato scorso, perché dopo due giorni nessuno si è presentato a far convalidare il suo ticket per la ricchezza (relativa). Dati alla mano, la giocata è stata di 6 euro – quattro colonne con l’opzione Superstar – e questo è il codice vincente: 7525A599005C - 4.

Fin qui i dati tecnici, crudi, ma la notizia smuove un campionario di possibilità. L’idea che alla vigilia di Natale se ne vada in giro un vincitore ignaro solletica la fantasia. Chi è? Cosa fa nella vita? S’arrabatta oppure è sereno? E se fosse un disoccupato? La schedina l’ha giocata dopo la spesa, col carrello pieno, o magari è uno dei pensionati che se ne stanno seduti ai tavolini della galleria commerciale? E che fine ha fatto la schedina? È stata appallottolata con disillusione nel fondo di una tasca, oppure consegnata alla raccolta differenziata della carta? Nel dubbio, se proprio non dovesse farsi avanti nessuno, ci si potrà sempre consolare pensando a cosa si sarebbe fatto con 100mila euro.

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