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I disabili chiamati a pagarsi l’assistenza: scatta la protesta

Il regolamento dell’Aspam nel mirino della minoranza. Guardini: «Scelta iniqua: viene penalizzato chi già soffre»

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CAVRIANA. Il regolamento per la compartecipazione della spesa dei servizi per i disabili crea malumore tra le forze politiche di Cavriana. Tuttavia, le linee guida e la bozza che hanno ispirato questo documento (approvato con i soli voti della maggioranza nell’ultima seduta di consiglio) sono state dettate a tutti i comuni del distretto di Guidizzolo (Castiglione, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Medole, Monzambano, Ponti, Solferino, Volta) che vede Aspam, l’azienda speciale consortile che si occupa dei servizi alla persona, impegnata in prima persona. Il nuovo regolamento prevede che «la persona frequentante il centro diurno disabili (modulo tempo pieno), il centro socio educativo (modulo tempo pieno) è chiamata a contribuire alla copertura di quota parte del voucher per le attività educativo–assistenziali, su base mensile e in relazione alla propria situazione economica, così come definita dall’Isee riguardante la sola persona con disabilità (ed eventuali suoi figli e/o coniuge)». 

Le fasce sono: da 0 a 6mila euro, per la quale è prevista l’esenzione; da 6000, 01 euro a 25mila euro (Isee massimo), con una compartecipazione personalizzata da 0,01 euro (importo minimo) a 300 euro (importo massimo) mensili; e da 25.000, 01 euro a salire, 300 euro mensili. In caso di servizio part-time, si pagherebbe 150 euro di tariffa massima. Solo «in presenza di situazioni di particolare gravità, può essere prevista la riduzione parziale o totale della quota a carico dell’utenza, su proposta formulata direttamente dal servizio sociale, previa adeguata istruttoria, o richiesta dalla famiglia/utente».

La scelta del Comune, però, non convince la minoranza che, con il capogruppo Matteo Guardini, ribadisce «che si tratta di una scelta non equa»: «Mi stupisce che una giunta leghista, dello stesso partito che al governo del Paese ha dimostrato attenzione alla disabilità, si ritrovi oggi ad approvare questo regolamento che penalizza persone e famiglie che già hanno problemi. Non lo riteniamo giusto a Cavriana e né come indicazione generale fornita nella bozza di regolamento».

Concorda l’ex sindaco di Medole Giovanni Battista Ruzzenenti, che ricorda come nell’assemblea dei sindaci di Aspam «ho più volte fatto presente che questa era una decisione ingiusta. Se si tratta solo di soldi, beh, occorre trovarli altrove. I disabili hanno già gravi problemi. Non è certo smantellando lo stato sociale che si fanno economie». —

 

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