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Ancora 8 mesi per il PalaFarina: e il costo lievita di 100mila euro

Lavori in ritardo di quasi un anno, meno del 50 per cento dell’opera è completato. Per l’aumento di spesa il Comune valuta la richiesta risarcimento all’ex direttore

Riccardo Negri
1 minuto di lettura

VIADANA. Per la conclusione dei lavori di ricostruzione del PalaFarina, occorreranno ancora otto mesi. Il dato emerge da una delibera, con cui l’amministrazione municipale approva una serie di modifiche al contratto con le ditte incaricate dell’opera (Tieni Costruzioni e Camero). . Il costo complessivo dell’opera aumenterà di circa 228mila euro: 100mila in più rispetto allo stanziamento iniziale, in quanto parte dell’aumento dei costi sarà di fatto compensato dal ribasso lucrato in sede di gara d’appalto. Come si ricorderà, l’intervento di riparazione e adeguamento sismico del palasport ha subito una serie di battute d’arresto, imputabili a cause diverse.

Secondo le stime rese note in consiglio comunale il 12 dicembre, i lavori sono in ritardo di quasi undici mesi rispetto al cronoprogramma iniziale, e meno del 50 per cento dell’opera è stato completato. Tra le problematiche che hanno rallentato il cantiere, c’è il fatto che, per motivi tecnici, si è reso necessario introdurre una serie di modifiche rispetto al progetto, con conseguenti lavorazioni aggiuntive e aumento dei costi: diversa disposizione ed esecuzione delle palificazioni causa difficoltà di cantierizzazione macchine e per una miglior risposta sismica delle fondazioni, razionalizzazione del parcheggio esterno, diversa qualità delle opere di carpenteria, rifacimento totale degli impianti (quelli preesistenti erano divenuti inservibili per incuria già prima dell’avvio lavori), altre lavorazioni non previste in progetto ma richieste dalla direzione lavori, oppure resesi necessarie in corso d’opera per garantire una miglior qualità del lavoro finito. Proprio tali modifiche hanno indotto l’amministrazione a rivedere il contratto in essere con le ditte.

Il nuovo contratto dovrà mettere una pietra tombale sui dissidi e le difformità di opinioni che nei mesi scorsi hanno opposto le imprese alla direzione lavori. L’intero importo del progetto salirà da due milioni 745mila a due milioni 845mila euro, con una maggior spesa in bilancio di 100mila euro (anche se, come detto, il valore dei lavori aggiuntivi che si sono resi necessari è di 228.493mila euro).

Per l’aumento dei costi che si è ingenerato, il Comune verificherà la possibilità di farsi risarcire dall’ex direttore lavori Francesco Palumbo e dalla società Snap Ingegneria (che hanno rassegnato l’incarico nel settembre scorso): secondo infatti l’amministrazione, proprio alla direzione lavori sarebbero da imputare comportamenti - in delibera si parla di perizie incomplete ed elaborati non consegnati - che hanno originato almeno parte dei ritardi. I lavori, comprese le operazioni di collaudo, dovranno terminare entro il 30 agosto 2020. La modificata progettuale è già stata presentata alla Regione, che cofinanzia l’opera.

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