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Il chiosco chiuso del Te diventa del Comune. Presto il nuovo gestore

Il vecchio proprietario lo ha ceduto per saldare i debiti. Buvoli: metteremo a disposizione giostrine e bagni pubblici

Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. Con la bella stagione riaprirà i battenti il chiosco ottagonale del Te, chiuso da fine 2018. Il Comune, infatti, ne è diventato il proprietario dopo averlo rilevato in pagamento del canone di concessione e della Cosap, che il vecchio gestore non aveva versato per sei anni. Il debito che aveva accumulato nei confronti del Comune e dell’Ica, la società che riscuote la Cosap per conto dell’ente locale, era di 16.046,93 euro. «In primavera - annuncia il vicesindaco nonché assessore al bilancio, Giovanni Buvoli  - apriremo un bando per affidarne la gestione, che contiamo possa iniziare in estate. Quel chiosco avrà come una volta le giostrine per i bambini, anche per quelli disabili, e i bagni pubblici». Un tassello in più nell’ambito della riqualificazione del futuro parco Te che si estenderà dallo stadio all’esedra.

Il chiosco in questione è quello centrale dei tre prospicienti viale Isonzo. L’area è comunale ma era stata data in concessione. Il gestore, tra il 1999 e il 2000, aveva realizzato una struttura prefabbricata rimovibile in metallo di 13 metri quadrati, con tanto di tettoia, e l’aveva dotata di giostrine tanto da creare un mini luna park molto frequentato dai bambini.

Accanto aveva anche realizzato, sempre a sue spese, una piazzola pavimentata in autobloccanti di 80 metri quadrati. Il gestore aveva poi ottenuto dal Comune, con vari rinnovi, l’intera area in concessione sino al 31 dicembre 2020. Due anni prima, però, decise di andare in pensione e di porre fine all’attività: la comunicazione che fece al Comune conteneva anche la proposta di compensare il debito accumulato per il mancato pagamento del canone di occupazione suolo pubblico e di quello di concessione con la cessione all’ente locale della struttura. La perizia del settore demanio e patrimonio di via Roma affermava che il valore del prefabbricato e della piazzola pavimentata equivaleva all’importo dovuto, 16,046,93 euro. Il Comune ha anche introitato la cauzione di 480 euro versata al momento dell’ultimo rinnovo della concessione, nel 2015.

«Con la nostra operazione - dice Buvoli - rimangono i bagni pubblici in un luogo molto frequentato e, inoltre, dotiamo di un presidio fisso un’area che è stata riqualificata di recente con la nuova illuminazione, e resa più sicura. E, cosa più importante, diamo ai bambini, anche a quelli più sfortunati, la possibilità di svagarsi. Stiamo anche verificando se, in base alle nuove normative, sarà possibile mettere a disposizione i vecchi “grilli”, i tricicli a pedali che ci sono ancora in magazzino, con cui bambini e ragazzi giravano per il Te».
 

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