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Mantova, colpo Giulio Romano: 84mila visitatori al Te e 43mila al Ducale

In 127mila hanno ammirato solo la reggia di piazza Sordello. Il sindaco e il direttore della Fondazione: grande successo

Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. Le due mostre dedicate a Giulio Romano hanno chiuso lunedì 6 gennaio i battenti tra la soddisfazione degli organizzatori. Subito i numeri. I visitatori di “Arte e desiderio” al Te sono stati 83.750. Al Ducale i biglietti staccati per la mostra “Con nuova e stravagante maniera” sono stati 42.794; nello stesso periodo, solo il palazzo (Camera degli sposi e corte Vecchia) sono stati visitati da 127.231 persone. La diversità dei dati sulle due mostre, per le quali era in vigore il biglietto unico, è data dal fatto che al Te si poteva visitare l’intero Palazzo, mentre al Ducale era a pagamento sia la visita alla mostra che alla reggia.

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Nella penombra della sala che ospita il quadro dei due amanti, il sindaco Mattia Palazzi e il direttore della Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni chiudono metaforicamente la mostra dedicata a Giulio Romano. «È stata un grande successo – dice Baia Curioni citando i quasi 84mila biglietti staccati, che salgono 100mila considerando tutto l’anno giuliesco al Te cominciato in settembre, un mese prima dell’inaugurazione della mostra – Un’operazione molto complessa fatta in sinergia con Palazzo Ducale per la quale ci siamo persino meritati la copertina di Apollo (la rivista mensile di arti visive in lingua inglese, ndr.). Questo è solo l’inizio – annuncia – seguirà una mostra multimediale e, a settembre, quella sul mito di Venere: andremo avanti alcuni anni per raccontare il mito di Palazzo Te».

Il sindaco Palazzi esalta «i due anni di lavoro e di confronto» che hanno preceduto le due rassegne. «L’alleanza tra Te e Ducale per Giulio Romano - aggiunge - ha portato a Mantova alcuni dei musei più importanti del mondo. Abbiamo costruito diplomazia culturale. Con questa mostra, pensata e organizzata qui, la città è tornata a produrre cultura. Per la prima volta abbiamo fatto il biglietto unico mettendo insieme una realtà statale come il Ducale ad una comunale come il Te. Dobbiamo continuare su questa strada: far lavorare insieme Ducale e Te per la promozione turistica della città che parta dalla promozione unica per la Camera degli sposi e la sala dei Giganti».

Ha, quindi, ricordato l’aumento degli ingressi al Te dal 2015 ad oggi (+41%), «che significa che la città è diventata più attrattiva, capace di richiamare investimenti: non è un caso che dopo 13 anni stia per riaprire l’albergo San Lorenzo. La nostra decisione di inaugurare la Fondazione di Palazzo Te, pubblico-privata, con la mostra di Giulio Romano è stata coraggiosa, ma la scommessa è stata vinta. Abbiamo, però, sempre più bisogno di coinvolgere i privati. E non scordiamo che nel 2022 avremo la mostra dedicata al Rubens».

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