Svista della procura nel processo all’amministratore
Torna sul banco degli imputati Sandro Ghidini. Udienza decisiva il 14 febbraio. Ma i testi dell’accusa non potranno essere sentiti

POGGIO RUSCO. È tornato sul banco degli imputati, davanti al giudice Chiara Comunale l’amministratore di condomini Sandro Ghidini, 56 anni, di Poggio Rusco. Sommerso da una valanga di denunce per truffa e appropriazione indebita, la procura aveva riunito in un unico fascicolo le pesanti contestazioni che cinque diversi avvocati avevano inoltrato, ma il pubblico ministero che si occupò delle indagini non aveva depositato in cancelleria la lista dei testi d’accusa (una cinquantina) e quindi questi non potranno essere sentiti.
Potranno testimoniare solo quelli della difesa e delle parti civili, due in tutto per i condomini “Gianluigi” di Poggio Rusco e “Matteotti” di Schivenoglia.
Ieri mattina il giudice però ha disposto la convocazione di altri quattro testimoni all’udienza del 14 febbraio prossimo: si tratta di due funzionari della Banca Popolare di Mantova e di due firmatari che hanno autorizzato le operazioni sui conti correnti. Nel corso dell’udienza di ieri sono stati sentiti alcuni testimoni della difesa in merito ai lavori riguardanti il condominio “Gianluigi”, ritenendo corretto il comportamento di Ghidini. L’accusa è invece quella di essersi impossessato di 500mila euro dalle casse.
A rimanere in corsa per il giudizio finale è il condomino “Matteotti” di Schivenoglia.
Anche in questo caso l’amministratore è accusato d’aver falsificato un verbale di assemblea condominiale per un importo di 31mila euro.
I funzionari della Banca Popolare di Reggio Emilia sarebbero quindi caduti in errore e avrebbero concesso la somma richiesta. —
Gol
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
I commenti dei lettori