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Opere di viabilità per 110 milioni in quattro Comuni grazie ad A22 spa

Il sindaco Palazzi: pronto a coinvolgerli con la Provincia per avviare le progettazioni definitive e le gare d’appalto

Sandro Mortari
2 minuti di lettura



MANTOVA. Non appena la nuova concessione trentennale per la A22 sarà firmata e consegnata alla nuova società in house tutta pubblica, Mantova, Bagnolo San Vito, San Giorgio Bigarello e Pegognaga, i quattro Comuni mantovani attraversati dall’Autobrennero, avranno a disposizione 110 milioni di euro per co-finanziare una serie di opere viabilistiche. Non solo. Il capoluogo potrà godere di altri 50 milioni solo per il porto di Valdaro, da utilizzare per il completamento della sua infrastrutturazione e per la piattaforma intermodale.

Asse sud

L’elenco delle opere, stilato dai Comuni, è già da quasi tre anni al ministero delle infrastrutture. «Una volta firmata la concessione, auspico entro pochi mesi - afferma il sindaco Mattia Palazzi che ha trattato con i vertici autostradali - come membro del cda di A22 spa coinvolgerò i Comuni e la Provincia, unitamente ai tecnici di Autobrennero, per avviare iter e procedure relative ai progetti definitivi e alle successive gare d’appalto. Sarà possibile definire con la società autostradale acconti per stralci, al fine di programmare e pianificare le opere in pochi anni».

Con la fetta dei 110 milioni che le spetterebbe, la città punta a risolvere importanti problemi. A cominciare dal completamento dell’asse sud. Per questa strada Mantova avrebbe disponibili 60 milioni di euro. Il Comune, però, conta che vada in porto l’accordo con la Regione nell’ambito della costruzione dell’autostrada Mantova-Cremona: l’asse sud, in quel caso, sarebbe un’opera compensativa che rientrerebbe in quell’operazione e, quindi, consentirebbe di lasciare i 60 milioni a disposizione di altre infrastrutture. Il Comune lavora su questa ipotesi ma, per il momento, l’elenco delle opere indicate al ministero contiene l’asse sud finanziato con i 60 milioni dell’Autobrennero. E così, per ora, si sono concordati interventi per circa 68 milioni. Eccoli. Con una premessa. Alcune opere sono in via di realizzazione, come l’ampliamento del parcheggio del campo canoa, per cui in questo caso si cercherà di recuperare gli investimenti fatti.

Quadrante sud

Le opere previste riguardano la zona da Porta Cerese a viale Piave per un totale di 17,2 milioni di euro. Prevista la riqualificazione complessiva di Porta Cerese come indicata nel Piano urbano per la mobilità sostenibile, con la riapertura del sottopasso ciclopedonale già esistente in via Parma e che collega via Visi al Bosco Virgiliano. Verranno collocate barriere anti-rumore su via Parma e via Brennero, ampliamento del sottopasso di viale Montello e sistemazione dell’incrocio con viale Vesci. Previste anche la riqualificazione del tratto iniziale di via Anmadei, la ciclabile di via Donati, e la riqualificazione di viale Piave e piazzale Gramsci per facilitare l’accesso al parcheggio. Il Comune ha inserito anche la riqualificazione paesaggistica dell’area di Porta Cerese: parco di Palazzo Te, parcheggio di Porta Cerese e parcheggio ex Kennedy.

Legnaghese-Favorita

Si prevedono 5,2 milioni di euro per un rondò tra via Legnaghese e strada Cipata, all’altezza del campo canoa e un altro tra viale della Favorita e strada Ghisiolo.

Brescia-Pitentino

Lungo l’asse via Brescia-via Pitentino-via Cremona sono previste opere per 14,9 milioni. Innanzittutto, il sottopasso pedonale in piazza don Leoni, davanti alla stazione ferroviaria (già co-finanziato da Comunee Rfi). Poi la riqualificazione stradale della stessa piazza e di via Pitentino, con un parcheggio di interscambio al servizio dello scalo ferroviario. Si sistemeranno i parcheggi sterrati all’altezza della rotatoria di largo Pradella (la zona dovrebbe diventare a verde e, quindi, i posti auto scomparire). Previsti anche una rotatoria a Belfiore, tra via monsignor Martini e via Cremona, il sottopasso ferroviario in prossimità del passaggio a livello di Gambarara e la bretella per il nuovo ingresso alla Canottieri Mincio.

Strada Cipata

Strada Cipata sarà interessata da due rotatorie, una all’incrocio con viale dei caduti e l’altra con via Paride Suzzara Verdi. Un terzo rondò sarà tra viale dei caduti e strada Madonnina, già previsto nel progetto di riqualificazione della piazza di Frassino.

Circonvallazione sud

Anche lungo questo asse stradale saranno ricavate due rotatorie, all’incrocio con viale Pompilio e all’intersezione con via dei Toscani e strada Dosso del Corso. Previsti anche il sottopasso pedonale alla ferrovia Mantova-Modena all’altezza dell’Itis e il sottopasso ciclopedonale vicino al Green Park (11,7 milioni di euro).

Bagnolo San Vito

È in programma la costruzione del raccordo tra la rotatoria sull’ex statale Romana-via Catania e il casello di Mantova sud sull’Autobrennero (8,25 milioni di euro).

Pegognaga

Si farà la rotatoria su strada Torricello per una spesa prevista di 1,2 milioni di euro.

San Giorgio Bigarello

Avrà opere per 8,05 milioni. Con questo finanziamento verranno realizzati la ciclabile per collegare Mottella al casello di Mantova nord, la bretella tra la provinciale 25 e l’ex statale Legnaghese e il rondò tra la Legnaghese e la provinciale 71 a Stradella.

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