Ucciso per sbaglio nella caccia alla volpe: il 18 gennaio l'addio
La fucilata lo avrebbe raggiunto alla schiena, a distanza ravvicinata, causandone in brevissimo tempo la morte. A seguito dell’ispezione e degli esami compiuti sul corpo, la Procura ha potuto concedere il nulla osta per il seppellimento.

BAGNOLO SAN VITO. Si è svolta all’ospedale Poma l’autopsia sul corpo di Primo Basso, l’agricoltore 66enne di Bagnolo San Vito morto venerdì scorso, 10 gennaio, nell’agriturismo Corte Casella, ucciso per errore da un amico durante la caccia a una volpe. La fucilata lo avrebbe raggiunto alla schiena, a distanza ravvicinata, causandone in brevissimo tempo la morte. A seguito dell’ispezione e degli esami compiuti sul corpo, la Procura ha potuto concedere il nulla osta per il seppellimento. La famiglia ha stabilito che i funerali si svolgeranno sabato alle 15 nella chiesa di Bagnolo San Vito. La tragica vicenda ha un altro protagonista, Daniele Spazzini, il 69enne di Boccadiganda che ha sparato. Amico di Primo e come lui cacciatore e operatore faunistico ingaggiato per il controllo della fauna selvatica, ora è indagato dalla Procura per omicidio colposo.
Tutto è accaduto per via di una volpe, malata di rogna, che si aggirava nell’agriturismo accanto all’azienda con allevamento di bovine da latte che Primo gestiva assieme al figlio Simone e al fratello Giorgio. Il titolare dell’agriturismo, sapendo che era operatore faunistico venatorio, gli ha chiesto una mano per liberarsi della volpe. Alla battuta hanno partecipato l’amico Daniele Spazzini e il fratello Giorgio, quest’ultimo senza fucile, in veste di osservatore». Fatalità ha voluto che Spazzini, vedendo muoversi qualcosa tra le balle di fieno abbia sparato, pensando che fosse la volpe. E la rosa di pallini ha colpito in pieno l’amico.
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