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Il bar della Bocciofila di Mantova resta ancora aperto

Scongiurata per il momento la chiusura dopo il caso affitto. Il vicesindaco Buvoli: «Offre un servizio utile, ma non rinunceremo al nostro credito di 251mila euro»

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Il bar ristorante dell’Arci Bocciofila sul Te per ora non chiuderà. Scollinata la data fatidica del 20 gennaio in cui scadeva il contratto d’affitto tra il circolo e l’attuale gestore, si aprono buone prospettive perché il locale possa continuare l’attività. Anche se, probabilmente, con un altro locatore. La situazione, però, è delicata e ci vorrà del tempo da parte del Comune, proprietario della palazzina dell’ex mercato del bestiame, per mettere a punto il tutto.

«Una cosa è sicura - afferma il vicesindaco Giovanni Buvoli - daremo continuità al servizio che oggi il bar ristorante eroga ad un’area molto frequentata e che dal 1° febbraio vedrà anche il luna park. E perla quale abbiamo grandi progetti. Non dimentichiamo che lì ci sono anche i bagni utilizzati dalla gente che frequenta la zona del Te. Inoltre, un presidio nella palazzina serve anche a tutelare il valore del nostro immobile. Daremo, però, discontinuità con la situazione di oggi. Il gestore nulla c’entra con i debiti maturati dalla società Bocciofila nei nostri confronti, 251mila euro di affitti non pagati in cambio di lavori mai eseguiti, ma andrà rivista l’affiliazione all’attuale circolo dell’Arci».

Il Piano di governo del territorio prevede che quel punto di somministrazione di bevande e alimenti sia gestito da un’associazione, per cui per tenere aperto non ci si può affidare ad un privato. «So che l’attuale gestore è a parole con alcune associazioni. Vedremo quello che succederà. Una cosa è certa: non possiamo lasciare la nostra palazzina in mano a chi ci ha danneggiati non pagando l’affitto per anni».

Nel 2005 il Comune diede in concessione alla Società Bocciofila mantovana, indicata nel contratto come circolo Arci (circostanza negata, invece, oggi dai vertici provinciali dell’associazione), sia la Palazzina dell’ex mercato del bestiame che i campi di bocce all’aperto (poi ha costruito a proprie spese il bocciodromo coperto). In cambio dell’affitto la Bocciofila avrebbe dovuto svolgere lavori di ristrutturazione all’edificio Liberty.

Nel 2017 la concessione alla Bocciofila per quanto riguarda la palazzina è scaduta; è stata poi prorogata fino al 31 dicembre 2019 per tutelare il gestore che aveva preso in affitto il locale dalla Bocciofila tramite il circolo Arci, un altro sodalizio rispetto alla Bocciofila, ma sempre con le stesse persone come dirigenti. La concessione, invece, per il bocciodromo, nel frattempo chiuso da quasi due anni, scade a fine 2021. La Bocciofila, in un primo momento, aveva manifestato l’intenzione di recedere, «ma a tutt’oggi - dice Buvoli - non l’ha fatto».

Morale, la società Bocciofila risulta ancora titolare dell’immobile pur con un debito di 251mila euro sul groppone e ha dato in affitto la palazzina Liberty, tramite il circolo Arci, il bar ristorante, senza aver più alcun titolo per utilizzarla. «Non rinunceremo al nostro credito - afferma Buvoli - Lo abbiamo già messo a ruolo e, come tutti i crediti superiori ai 20mila euro, lo abbiamo passato all’Agenzia delle entrate riscossioni, l’ex Equitalia. Toccherà a lei riscuotere, con che risultato vedremo». —
 

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