Niente esche topicide, a uccidere i conigli è stato un virus comune
Il responso delle analisi dell'Istituto zooprofilattico, almeno 14 i piccoli animali trovati senza vita

MANTOVA. Niente topicida: a uccidere i conigli del lungolago non è stato il veleno, come ipotizzato in attesa delle analisi, e, quindi, non c’è alcun responsabile da individuare e punire. L’onda d’indignazione che aveva accompagnato la notizia del ritrovamento diventa risacca contro lo scoglio della biologia: a uccidere i conigli (almeno quattordici) è stato una malattia infettiva.
Nessuna paura, però: si tratta di un virus che colpisce frequentemente i conigli, contagiandoli in modo rapido. Così secondo l’Istituto zooprofilattico. E proprio la rapidità della diffusione della malattia assottiglia le speranze di riuscire a salvare gli eventuali esemplari superstiti, sulle cui tracce ci sono la polizia locale, l’Anpana, l’Ats e le guardie ittico venatorie della Provincia.
Pure la possibilità della vaccinazione appare remota. I conigli, presenza ormai abituale e affettuosa per i frequentatori della sponda del lago superiore, erano stati trovati morti a più riprese. Alimentando uno sconforto collettivo.
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