Arriva lo sgambatoio per cani: e subito scatta la petizione
Il parchetto era frequentato soprattutto da bimbi e anziani che adesso protestano. Il sindaco replica: in quella zona ci sono molti animali

BAGNOLO SAN VITO. Uno sgambatoio per i cani là dove c’era il parchetto per bimbi e anziani. Quando hanno visto le transenne per l’inizio dei lavori, hanno strabuzzato gli occhi, alcune famiglie che abitano in via Foscolo, a Bagnolo San Vito. E lo stupore, appena saputo della nuova destinazione del parco, si è trasformato velocemente in rabbia. «A parte il fatto che nessuno ci ha avvertito, non capiamo il senso di questa decisione - dice Lyubinka Zabic, che vive con il marito invalido proprio di fronte al parco - era l’unico posto pubblico di ritrovo per la famiglie con i bambini e gli anziani. Prima hanno tolto le giostre, poi l’hanno trascurato, e adesso lo vogliono far diventare uno sgambatoio».
Una scelta incomprensibile, per Lyubinka e un’altra ventina di persone firmatarie della petizione di protesta consegnata in Comune. «È un progetto inadeguato e superfluo per questo quartiere, perché chi ha i cani qui ha anche il giardino, non siamo mica in una grande città, a Bagnolo gli spazi all’aperto non mancano. E chi pulirà lo sgambatoio? Non veniva pulito neanche il parco».
Lyubinka pensa anche al marito, «è invalido totalmente, e il parco ci consentiva di passare un po’ di tempo all’aperto senza allontanarci troppo». Sconcertata anche Erika Seffi: laureata in scienze forestali, oggi non vive più in via Foscolo, ma tempo fa aveva redatto un progetto per il parco. «Avevamo messo delle piante, un impianto di irrigazione e l’illuminazione. Doveva diventare un punto di ritrovo e di aggregazione, soprattutto per i bambini. Le giostrine due anni fa sono state tolte perché non erano a norma, e non sono state più rimesse. É uno spazio che andrebbe valorizzato». Nessuno ce l’ha con i cani, precisano, «ma non ci sembra il caso di mettere un canile in mezzo alle case».
Di fronte alle proteste non si scuote di un millimetro il sindaco Roberto Penna, secondo cui «in quella zona ci sono tanti cani e quella spazio si presta. Metteremo anche degli attrezzi di agility, e verranno regolarmente degli istruttori per i cani. Non sarà un canile, ma un luogo attrezzato. Tra l’altro utilizziamo metà del parco, non tutto». E la petizione? «L’ho vista». —
R.C.
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