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Corneliani Mantova è stata incorporata in Sarti Holdings: ora aumento di capitale?

È efficace la fusione della casa di moda con la società creata dal fondo Investcorp. Adottato il nuovo statuto: prevede una prima iniezione di 1,2 milioni di euro

Monica Viviani
2 minuti di lettura

MANTOVA. Corneliani spa e Sarti Holdings srl (Italy) sono ufficialmente un’unica società: è dal 1° febbraio efficace l’atto di fusione, mediante incorporazione della prima nella seconda, rogitato il 22 gennaio davanti a un notaio di Milano e iscritto il giorno successivo al registro delle imprese. Mentre prosegue a cadenza settimanale il tavolo sindacati-azienda aperto dopo il congelamento dei 130 esuberi, quello che è scattato con l'inizio del nuovo mese potrebbe portare nel giro di qualche settimana a nuovi equilibri societari.

Fusione: le ragioni

L’obiettivo, come si legge nel progetto, è di semplificare e razionalizzare la catena societaria permettendo un contenimento dei costi attraverso la riduzione di quelli dovuti all’esistenza di un livello societario che ora viene eliminato, la semplificazione degli assetti organizzativi delle società del gruppo e quindi dell’intera struttura, il consolidamento dei processi gestionali e contabili nonché l’eliminazione delle difficoltà legate alla circolazione dei flussi di cassa tra le società coinvolte nella fusione.

Ora nuovo statuto

Ora la società incorporante Sarti adotta il nuovo statuto sociale che prevede: la modifica della denominazione in Corneliani srl; la sede nel Comune di Mantova (attualmente Sarti ha sede a Milano); la variazione dell'oggetto sociale; l’aumento di capitale per 1.223.759 euro per arrivare a 2.104.563 euro di capitale sociale; la durata fissata al 31 dicembre 2060 mentre la data di chiusura degli esercizi sociali rimane al 31 dicembre di ogni anno; l’attribuzione di particolari diritti ai soci.

Le quote

Creata dal fondo Investcorp nel 2016 con il solo scopo di acquisire la maggioranza della casa di moda mantovana, Sarti Holdings (Italy) srl ha un capitale sociale di 880.804 euro interamente di proprietà del socio unico Sarti Holding (Uk) limited con sede a Londra. Corneliani ha un capitale sociale di 10.522.819 euro così ripartito: 51,4% di Sarti Holdigs (Italy) e il 48,6% della famiglia Corneliani. Al termine della fusione il capitale sociale di Sarti Holdings (Italy) risulta ripartito tra il 51,4% di Sarti Holding Uk e il 48,6% dei Corneliani. Situazione che potrebbe cambiare se l’annunciato ulteriore aumento di capitale da parte del fondo, non dovesse essere controbilanciato dalla famiglia Corneliani che a quel punto si troverebbe una decisiva diluizione della sua partecipazione nella società. Aumento che comunque non è stato ancora deliberato anche se previsto dai patti parasociali siglati nel 2016 e ribadito in uno scambio di pec tra il 9 e il 10 aprile 2019 nelle quali Sarti confermava a Corneliani la propria intenzione ad adempiere all’impegno a sottoscrivere l’aumento di capitale (di 17 milioni di euro ndr.) entro il 30 giugno 2021.

La trattativa

È intanto proseguita in settimana e si aggiornerà giovedì 6 la trattativa tra i vertici dell’azienda, i sindacati Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl e le Rsu sugli scivoli pensionistici previsti dall’accordo del 19 novembre, con il quale gli amministratori di Corneliani si sono impegnati a valutare le risorse economiche da mettere a disposizione per il piano incentivi.




 

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