Viadana, fondi dal Comune per minori in comunità e alloggi ai senzatetto
Dal municipio 171mila euro per l’inserimento di 11 bambini. Altri 143mila euro per permettere l’accoglienza di 14 disabili
Riccardo Negri
VIADANA. Nei prossimi sei mesi, il Comune di Viadana spenderà almeno 171mila euro (circa 939 euro al giorno) per l’inserimento di minori in comunità residenziali. I bambini al momento coinvolti in progetti di accoglienza sono undici, sei dei quali assieme alle rispettive madri. Le rette giornaliere che il Comune dovrà sostenere per le prestazioni degli istituti variano da 40 a 120 euro. Il dato deriva dagli impegni di spesa assunti dall’amministrazione a fronte dei preventivi presentati dalle strutture. . Si tratta di somme che l’ente locale è tenuto a stanziare in anticipo, in quanto necessarie per garantire la continuità dell’assistenza a soggetti che si trovano in grave stato di disagio. I progetti di inserimento dei minori in comunità, in alcuni casi come detto accompagnati dalle rispettive madri, fanno in genere seguito a relazioni stese dal Servizio tutela minori distrettuale, nonché ai conseguenti eventuali pronunciamenti del Tribunale dei minori. Le motivazioni sono diverse: a sicurezza e protezione del minore e della mamma in contesti famigliari conflittuali e maltrattanti; per la situazione di grave povertà sociale, materiale e relazionale della famiglia, non in grado di provvedere alla gestione quotidiana, sanitaria ed educativa, dei figli; per consentire una valutazione delle capacità genitoriali; per favorire un percorso di autonomia e uscita dallo stato di bisogno della madre. In alcuni casi, a segnalare le situazioni di marginalità sociale, con condotte di rilievo penale ai danni dei minori, sono stati i Carabinieri della caserma cittadina. I progetti di accoglienza non potranno naturalmente protrarsi sine die, ma dovranno invece puntare al reinserimento dei cittadini coinvolti: le rette comprendono, oltre a vitto e alloggio, anche alcune ore di attività con educatori.
Tra gli obiettivi che i servizi sociali si pongono per il futuro, c’è l’individuazione e formazione di famiglie disponibili ad accogliere in affido i minori in stato di necessità: l’obiettivo è di inserire i bambini in contesti almeno in certi casi più adatti a rispondere alle loro esigenze; e al contempo di abbattere i costi a carico della collettività, in quanto il rimborso alle famiglie delle spese sostenute per l’affidamento risulta incomparabilmente meno oneroso rispetto alle rette.
Analogamente, il Comune ha impegnato le risorse necessarie per far fronte nei prossimi mesi ad altre situazioni di disagio: 30mila euro per il soggiorno di tre cittadini (privi di alloggio, invalidi e non in grado di reperire sistemazioni abitative stabili) a palazzo Cantoni-Benelli a Pomponesco; circa 143mila euro per le rette di frequenza di 14 persone in strutture che si occupano di disabilità; 70mila euro per l’integrazione delle rette di dodici anziani ospiti di case di riposo ma non in grado di provvedere con la loro pensione al pagamento della retta.
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