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Il Giorno del Ricordo a Mantova: «Esuli e foibe, tragedia che ci deve unire tutti»

Al Bibiena la commemorazione ufficiale con le autorità. Dalla Regione un premio ai sei studenti del Mantegna

Luca Scattolini
1 minuto di lettura

MANTOVA. «Ricordiamo la tragedia di esuli costretti ad abbandonare le loro terre, un momento di importante conoscenza storica perché tragedie simili non accadano più».

Così Costantino Di Sante, direttore dell’istituto storico provinciale di Ascoli Piceno, il 10 febbraio al Teatro Bibiena in occasione del Giorno del Ricordo, davanti a consiglieri comunali e provinciali, associazioni d’arma, autorità civili, militari e religiose, tra cui il vescovo Marco Busca, studenti e docenti del Virgilio, del Pitentino e del Vinci, al presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, al sindaco Mattia Palazzi e al presidente della provincia Beniamino Morselli.

«Oggi parliamo di Europa unita e credo che la conoscenza sia un antidoto per guardare al futuro - prosegue Di Sante - La politica rende difficile il lavoro degli storici in quanto le strumentalizzazioni rischiano di far finire il tutto nel dimenticatoio». «Ricordiamo questi eventi con un certo distacco e una certa equidistanza - dice Allegretti -  sarebbe il modo migliore di rendere omaggio alle vittime di una tragedia che è stata per diverso tempo sottaciuta. La politica deve fare un passo indietro e lasciare agli storici il compito di ricostruire la storia. Quando è la politica a dettare l'agenda storiografica, la coscienza civile di una Nazione è morta».

«Vogliamo celebrare questa giornata contro ogni negazionismo, per non dimenticare una storia drammatica italiana per la quale ci sono voluti anni perché emergesse. Il paese ha bisogno di riconciliarsi e per farlo ha bisogno di studiare e conoscere - sottolinea Palazzi - La storia dell’Europa è stata segnata da drammi e per questo dobbiamo prendere in considerazione l’idea dei padri costituenti di un’Europa unita». «Ci sono le tragedie dell’esodo dei fiumani e istriani e quella degli omicidi che sono state nascoste per anni. Fanno parte della nostra storia ed è un qualcosa che dobbiamo conoscere, così come la Shoah» dichiara Morselli.

Le celebrazioni si sono aperte al giardino dedicato alle vittime e ai profughi istriani, fiumani e dalmati vicino al Castello di San Giorgio, con Palazzi, Allegretti, Morselli, il prefetto Carolina Bellantoni e il sindaco di Guidizzolo Meneghelli

E sempre il 10 febbraio, in consiglio regionale sono stati premiati, con una menzione speciale, sei studenti della terza Cr dell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Andrea Mantegna di Mantova che hanno partecipato al concorso, promosso dalla Regione, sul martirio giuliano-dalmata-istriano, con una ricerca dal titolo "Le foibe un dramma del Novecento". Gli autori sono Elisa Abbatecola, Sara Bettinazzi, Aurora Borgato, Nicole Lebovitz, Martina Pasquale e Beatrice Zanotti.
 

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