POMPONESCO. Udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Gilberto Casari, per i tre imputati della Chimica Pomponesco accusati di lesioni colpose aggravate, disastro colposo e pericolo di inquinamento, oltre che di omissione di cautele per lo scoppio dell’essiccatore, avvenuto nel luglio di tre anni fa. Tre gli operai che erano rimasti feriti e tre gli imputati: il direttore dello stabilimento, il delegato alla sicurezza e il responsabile del servizio prevenzione infortuni. Nel corso dell’udienza i legali degli imputati hanno informato il giudice che sono in corso i risarcimenti. In questo caso potrebbe aprirsi la strada ad un patteggiamento. La nuova udienza è stata fissata per il 28 aprile.
È la mattina del 20 luglio 2017 quando una forte esplosione fa tremare i vetri delle case circostanti. Lo scoppio provoca il crollo del capannone dentro al quale si trova l’essiccatore e il danneggiamento di un grosso serbatoio delle acque di raffreddamento. Tre operai vengono raggiunti dalle schegge e finiscono in ospedale.
Esplosione alla Chimica Pomponesco: risarcimenti agli operai

Tre gli imputati accusati di lesioni colpose aggravate, disastro colposo e pericolo di inquinamento, oltre che di omissione di cautele per lo scoppio dell’essiccatore, avvenuto nel luglio di tre anni fa.