La lotta alla povertà a Mantova si fa con il microcredito: accordo Comune-Agape
La giunta formalizza con una convenzione il rapporto di collaborazione con l'associazione legata a Caritas. L'assessore Caprini: "Con piccoli prestiti si possono risolvere situazioni pesanti"
Nicola Corradini
MANTOVA. Garantire un accesso al credito anche alle famiglie con poche risorse economiche, grazie a tassi infinitamente più bassi di quelli offerti dal mercato. Già, perché la finalità di Proximis, un progetto ideato dall’associazione Agape della Caritas, è quello di offrire un servizio di microcredito per quei nuclei familiari e singoli cittadini che si trovano alle prese con morosità nell’affitto, necessità di fare la patente per lavoro e non avere i soldi per farlo. Oppure l’aiuto arriva a persone che si ritrovano con debiti di piccola entità per chi ha un reddito medio o medio alto, ma angoscianti per chi porta a casa ogni mese un salario che gli permette la sussistenza o poco più.
«Uno strumento concreto per contrastare la povertà e che assiste le famiglie non solo economicamente ma anche fornendo un aiuto a pianificare l’economia familiare» osserva l’assessore al Welfare del Comune, Andrea Caprini. Ieri la giunta ha deciso di strutturare e formalizzare la collaborazione con Agape, già consolidata da anni. Via Roma stanzierà ventimila euro per potenziare il servizio (quindi non entrerà a far parte ai fondi erogati nei prestiti) e definisce una convenzione della durata di un anno che potrà essere rinnovata alla scadenza.
Ma come funzione il microcredito? E come si è realizzata, concretamente, la collaborazione tra servizi sociali e Agape? Innanzitutto stiamo parlando di piccoli prestiti. La media è di duemila euro, ma possono essere anche solo 500 o, al massimo, anche 5mila. Un finanziamento al tasso del 4%. Per accedere, le persone interessate devono rivolgersi ad Agape in casa San Simone. «Noi abbiamo collaborato su diversi progetti – spiega Caprini – ad esempio con Lunattiva, pensato per i casi di morosità degli inquilini delle case di Aler. Negli ultimi 18 mesi sono state coinvolte circa 40 famiglie e la metà ha usufruito del microcredito di Proximis. Va detto che il tasso di restituzione dei prestiti è del 97%. Il sistema, insomma, funziona. Un’altra occasione di collaborazione è il progetto Boomerang rivolto a i giovani di città e dei comuni del consorzio distrettuale. In questo casa quasi un centinaio di giovani ha avuto accesso al microcredito per fare la patente, per versare la cauzione per l’affitto di un appartamento e altre situazioni simili. Nel biennio 2018-2019 gli assistenti sociali dell’assessorato hanno attivato più di 150 interventi di microcredito da parte di Agape. In tutto sono stati erogati 65mila euro. Abbiamo ritenuto che la collaborazione doveva essere formalizzata».
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