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Bottani: «Recupero evasione e più spesa sociale. Così facciamo comunità»

Bilancio di fine mandato del sindaco: «Orgogliosi del lavoro svolto. Tasse al palo e più sicurezza perché la crisi colpisce tutti»

Francesco Romani
2 minuti di lettura

CURTATONE. Il mandato consegnatogli quasi cinque anni fa dai cittadini è agli sgoccioli. Per il sindaco uscente Carlo Bottani è tempo di bilanci. Per chiudere una pagina e prepararsi ad una nuova candidatura. Partendo da una consapevolezza: «Il nostro più grande investimento è stato sui cittadini, non nelle opere».

Carlo Bottani è nato nel giorno di San Valentino del 1978, ex assessore al Bilancio con il sindaco Antonio Badolato, nel 2015 ha presentato la sua candidatura con la civica “Curtatone Avanti”. In questi cinque anni ha puntato a creare un Comune più coeso, superando le inevitabili divisioni di un territorio frammentato in nove frazioni, ciascuna con la propria individualità. Cosa salva come significativo del proprio mandato? «La scorsa settimana i sindacati confederali hanno dato il proprio ok alla nostra azione di governo. Sottolineando che il Comune ha lottato positivamente contro l’evasione fiscale e che questo si riflette positivamente sulla diminuzione delle diseguaglianze». In effetti, il recupero fiscale di Imu e Tasi ha portato complessivamente 2,7 milioni in più nelle casse comunali. «Il merito va agli uffici che hanno agito in modo serio, con metodo. Il recupero ormai è divenuto strutturale nel nostro bilancio».

Far pagare chi ingiustamente si sottrae al fisco significa muoversi nella direzione dell’equità. Ma i soldi in più come vengono utilizzati? «Abbiamo deciso di potenziare il sistema del welfare e del sociale - spiega il sindaco uscente -. Abbiamo aumentato progressivamente gli investimenti che sono passati ala fine da 1,5 milioni a oltre 1,8. Un incremento di oltre 300mila euro, uno sforzo enorme per un Comune non grande. Ma sappiamo di essere in ottima compagnia perché nel nostro Comune operano importanti centri di volontariato. Solo l’ambulatorio medico infermieristico gratuito ha erogato 6mila prestazioni in 3 anni».

Una scelta, quella dell’investire nel sociale, o un obbligo? «Un dovere, una responsabilità. Quindici o vent’anni fa i sindaci dovevano spesso decidere come investire. Oggi non solo i bilanci pubblici sono più poveri. Soprattutto la crisi ha lasciato un tessuto sociale lacerato. Noi siamo a fianco dei lavoratori, delle persone che hanno perso lavoro, delle donne. Ma crediamo che vadano offerti strumenti anche agli imprenditori. In aprile ci sarà il “Circolo delle imprese”. Una iniziativa perché le aziende del territorio si conoscano fra di l oro. Creando sinergie a costo zero che possono fruttare conoscenze, prospettive, accordi».

Per Bottani la soddisfazione è quella di aver tenuto al palo le tasse «nonostante la mazzata da 726mila euro per una sentenza di un incidente di 16 anni fa» e quello di avere aumentato la sicurezza «grazie alla centrale operativa H24 che partirà entro il mese e agli aumenti dei pattugliamenti sul territorio». Limitate le opere pubbliche realizzate, considerato che gli oneri da costruzione sono praticamente spariti. «Ma siamo riusciti a portare a casa la ciclabile e la rotatoria dell’Edera e quella delle Grazie, opere che erano bloccate da lungo tempo». Alla fine, tirando una riga, per Bottani quello che è stato mantenuto e rafforzato «è il clima di armonia fra i cittadini. Ognuna delle nove frazioni è stata valorizzata. Le 13 scuole hanno avuto servizi, lavagne interattive. Siamo orgogliosi di avere mantenuto le nostre scuole. E questo lo abbiamo fatto perché ci siamo messi in ascolto della gente. Abbiamo agito come fa un buon padre di famiglia, creando opportunità per rafforzare il senso di comunità. È questo del quale vado fiero». 


 

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