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L’ex sindaco e il suo vice accusati di abuso d’ufficio: il giudice assolve entrambi

Posenato e Ploia avevano firmato alcune ordinanze in deroga per l’utilizzo di un impianto di essiccazione escludendo una bonifica

Giancarlo Oliani
1 minuto di lettura



Castel Goffredo. Finiti a processo con l’accusa di abuso d’ufficio, ieri mattina l’ex sindaco di Castel Goffredo, Alfredo Posenato, e il suo vice, Davide Ploia, sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato. Tutto era partito da un esposto presentato ai carabinieri del Noe di Brescia. Sindaco e vice erano stati poi rinviati a giudizio perché, in qualità di pubblici ufficiali, erano accusati di aver procurato intenzionalmente ai due presidenti di una coop, chiamata Cooperativa agricola, un ingiusto vantaggio patrimoniale. Questa gestisce un impianto di essiccazione che è inserito nell’elenco delle industrie insalubri. E l’ingiusto vantaggio patrimoniale sarebbe consistito nel risparmio dei costi per la realizzazione della bonifica acustica dell’impianto.

Tre ordinanze autorizzative (due firmate dal sindaco e una dal vice) hanno permesso alla cooperativa di operare in deroga ai limiti imposti dal piano di zonizzazione comunale che dal 2012 aveva subito una variante, asserendo in tali ordinanze che l’attività di essiccazione rientrasse tra quelle definite temporanee e quindi con la possibilità di autorizzazione per la deroga. Nelle ordinanze, inoltre, l’intervento di bonifica era definito antieconomico, vista la brevità del periodo nel quale operava la cooperativa.

Per l’accusa le ordinanze sono state adottate in violazione della legge, in quanto sindaco e vice sindaco non hanno tenuto conto del decreto ministeriale del 5 settembre 1994, laddove ha previsto nelle industrie di seconda classe l’individuazione e l’inserimento delle attività che svolgono macinazione dei cereali, attività non in deroga in quanto inserite nell’elenco delle industri e insalubri. L’avvocato Carlo Pegoraro ha spiegato, invece, che la deroga non era altro che l’applicazione di un regolamento. Anche il pm ha chiesto l’assoluzione. —


 

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