Mantova, l’amministrazione comunale preferisce “local”: gli assessori fanno spesa in centro
La crisi dei negozi letta con le abitudini dei consumatori, partendo da chi governa. Il vicesindaco Buvoli: abbiamo il più bel centro commerciale all’aperto che ci sia
Sandro Mortari
MANTOVA. Negozi in crisi, abitudini dei consumatori che non sono più quelle di qualche anno fa e Amazon che sta cambiando il volto del commercio. Il settore se la prende con gli amministratori imputando a loro la responsabilità delle difficoltà che sta attraversando, ma loro, gli assessori della giunta Palazzi, che fanno? Vanno a far compere in centro dando il loro contributo per superare la crisi? O ripiegano dove trovano più convenienza, magari anche lontano dalla città?
I comportamenti. La nostra inchiesta evidenzia che la giunta è «local», privilegia i negozi della città e nei comportamenti dei singoli assessori sembra dettare le linee che tutti i mantovani dovrebbero seguire. Come Adriana Nepote, assessore all’università che abita a Stradella (l’unica extramuros), quando viene in città: «Io - dice - spesso faccio acquisti, in centro a Mantova, di generi alimentari e medicine. Anche libri e i materiali della scuola per i miei bambini. Vestiti e scarpe non sono tra i miei principali acquisti, ma quando ho bisogno li compro in un negozio del centro. In genere parcheggio in piazza Virgiliana durante la settimana; durante il weekend metto l’auto al campo canoa se vengo con la famiglia e prendiamo il bus navetta; se c’è bel tempo facciamo, invece, una passeggiata».
«Io abito in via Mazzini - afferma il vicesindaco Giovanni Buvoli - e amo fare shopping spostandomi a piedi, quindi privilegio sempre i negozi del centro storico. E mi torna molto comodo fare la spesa anche a tarda ora in negozi di alimentari che hanno orari più elastici». E conclude poetico: «Il nostro centro storico è il centro commerciale reale più bello che ci sia, dove qualità e servizi vanno a braccetto con bellezza e arte». Chi ha «poco tempo» per fare shopping è Nicola Martinelli, assessore ai lavori pubblici: le sue uniche frequentazioni commerciali sono «alcuni ristoranti dove pranzo velocemente e le librerie». «Mi piace fare la spesa in centro quasi ogni giorno» dice, invece, Paola Nobis, assessore alla mobilità sostenibile, «ma amo molto anche acquistare in negozi e mercatini decentrati dove, spostandomi in bici, posso trovare prodotti biologici».
Un altro che rifugge lo shopping è l’assessore al welfare Andrea Caprini: «Se devo fare la spesa settimanale - confessa - vado al supermercato, senza essere affezionato ad uno in particolare. Spesso vado anche in panificio o in bottega. Se devo fare un regalo, senza indugio acquisto in un negozio del centro perché trovo qualità. E quando prendo il caffé cerco sempre un bar diverso». Iacopo Rebecchi, assessore alla Polizia locale, abita sui viali, ma «io e mia moglie, con quattro figli, facciamo sempre spesa ed acquisti in centro spostandoci in bici.
Anche la spesa settimanale la facciamo in centro al mercato contadino, nei negozi di vicinato di frutta e verdura e al Carrefour. Ci piace anche fare le vasche con i bambini che tutti i sabati vogliono andare in via Calvi da Tiger». Il negozio dove fa più acquisti in centro? «È Jane sport: Renato ha capito come sfidare con competenza, simpatia e prodotti di qualità il mercato online del 2020».
La contrapposizione. «È sbagliato vedere in contrapposizione centro e quartieri» fa eco l’assessore all’ ambiente Andrea Murari. Che, infatti, spiega di fare «spessissimo acquisti in centro dove mi reco sempre in bici, ma mi piace frequentare anche i mercatini nei quartieri. A Natale ho comprato i regali in centro e adoro entrare in libreria». La collega all’istruzione Marianna Pavesi dice di «non aver molto tempo per gli acquisti, ho un negozio di abbigliamento di fiducia dove trovo qualità e un ottimo servizio». E rivela: «Sono socia Coop di viale Risorgimento e gli alimentari li acquisto soprattutto lì, anche se alcuni prodotti preferisco prenderli in negozi storici del centro».
Chiude Chiara Sortino, assessore alla famiglia, l’ultima arrivata in giunta: «Sono abituata a fare la spesa alimentare nei negozi di quartiere quasi ogni giorno, per evitare gli sprechi. In centro, invece, acquisto libri, abbigliamento, prodotti in profumeria e regali per le diverse ricorrenze. Proprio lunedì pomeriggio - confida - ho acquistato un pigiama nuovo e biancheria intima in un noto negozio di corso Umberto».
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