Allestito il cantiere alla chiavica del Rio: la ciclabile non chiude
I lavori sulla riva del lago Superiore previsti fino al 15 maggio Il progetto dell’Aipo finanziato con quasi 500mila euro
Sandro Mortari
Ha sempre impressionato l’inclinazione anomala del muro che costituisce la chiavica del Rio, nel punto in cui il lago Superiore immette le sue acque lungo il canale che attraversa l’intera città per poi sfociare nel lago Inferiore. Chi transita sulla ciclabile alta da Belfiore alla Zanzara, sul lungolago Arlecchino, ha la sensazione che quel manufatto che regola il deflusso delle acque dal lago al Rio possa cedere da un momento all’altro. Da tempo la ciclabile bassa che da Belfiore conduce alla Vasarina è interrotta proprio all’altezza della chiusa. I ciclisti, quando arrivano nel punto interrotto, per proseguire si arrampicano faticosamente sulla scarpata della pista alta per poi ridiscendere su quella bassa. Ma c’è anche chi sceglie di passare nello strettissimo tratto sopra la paratia, con il rischio di cadere in acqua.
Da metà maggio questo non succederà più. Oggi, infatti, prenderanno il via i lavori per rifare la chiavica del Rio che dureranno due mesi e mezzo. L’intervento prevede la demolizione parziale del manufatto esistente e la sua ricostruzione con la contestuale realizzazione di un tratto di percorso ciclopedonale, quello che attualmente è interrotto. La spesa prevista, a totale carico di Aipo, è di 434.593 euro. L’Agenzia interregionale per il Po ha redatto il progetto approvato dal Comune. I lavori comporteranno l’apertura di un cantiere sul lungolago Arlecchino, sulla riva del lago Superiore. La ciclabile alta non verrà chiusa al transito di ciclisti e pedoni: resterà aperta, ma avrà la carreggiata ristretta tanto che, per ragioni di sicurezza, i ciclisti saranno costretti, in quel tratto, a scendere dalla bici e a condurla a mano sino al termine del cantiere. Quella bassa, invece, continuerà ad essere interrotta e, quindi, non sarà percorribile nel segmento che attraversa la zona di cantiere, in attesa di essere rifatta completamente.
«Si tratta di lavori molto importanti – dice l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli – perché riguardano un’opera idraulica che consente la regolazione del deflusso delle acqua dal lago al Rio. La ristrutturazione si era resa necessaria perché il manufatto è in condizioni precarie avendo subìto, per parte della sua lunghezza, una parziale rotazione. Quell’opera ha un valore notevole sotto il profilo ambientale e igienico-sanitario». —
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