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Meccanici di Guidizzolo in quarantena a Dubai

Andrea Gabbi
1 minuto di lettura
(ansa)

GUIDIZZOLO. Bloccati a Dubai. È la situazione di Andrea e Claudio Muratori, padre e figlio. I due meccanici di Guidizzolo lavorano per il team di ciclismo Uae Emirates e sono al seguito della squadra nel tour degli Emirati Arabi Uniti. Ieri la corsa è stata interrotta perché due persone sono risultate positive al test per il coronavirus. In un primo momento la positività sembrava confermata, poi invece c’è stato un passo indietro con l’organizzazione che ha parlato di “presunti casi”. L’organizzazione stessa ha comunque deciso di mettere in quarantena tutta la carovana della corsa che attualmente è in un albergo a Dubai, dove è arrivata l’ultima tappa prima dell’interruzione. Sono stati effettuati i tamponi su tutti i partecipanti (dai corridori allo staff passando per i giornalisti al seguito) e, in attesa dei risultati, nessuno può abbandonare l’hotel. Dopo ore di attesa è stata data la possibilità di lasciare le camere personali, senza però poter uscire dalle porte principali. Il rischio per i Muratori è di dover restare parecchio tempo a Dubai.

Non è ancora noto chi siano le persone risultate positive o comunque sotto osservazione. Va ricordato che la carovana dell’Uae Tour (gara internazionale gestita da Rcs Sport, la stessa società che si occupa del Giro d’Italia) conta più di 500 persone al seguito, con circa 200 italiani impegnati tra le formazioni sportive, gli staff organizzativi e il personale. Proprio due italiani sembrano i positivi al primo test. Oggi si dovrebbero avere lumi sulla gestione della situazione, con tantissimi corridori di primo piano che erano impegnati nella corsa e che quindi sono fermi. —

 

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