Colpo sparato da una carabina: il cane rimane paralizzato
Samby, raggiunto a una vertebra dal pallino, perde l’uso delle zampe posteriori. L’appello del padrone: «Vorrei trovare il responsabile di questa cattiveria»
Daniela MarchiVOLTA MANTOVANA. Samby è un meticcio di mezza taglia di undici anni. Fabio Stevan e la sua famiglia, moglie e due figli adolescenti, lo considerano uno di loro, quasi un terzo figlio. E ora che Samby è paralizzato alle zampe posteriori a causa di un pallino di carabina, se ne prendono cura a turno, con ancora più amore di prima.
Il pallino che lo ha raggiunto alla schiena è stato sparato probabilmente da qualcuno cui il cagnolino dava fastidio, il proprietario di un’abitazione in cui Samby, sfuggito dal proprio cortile, ha cercato di intrufolarsi. Ora non lo farà più. Samby non scapperà più, non darà fastidio a nessuno, non importunerà alcuna femmina in calore perché a malapena riesce a muoversi e lo fa solo con l’aiuto di un deambulatore per cani disabili.
«Samby ha perso irreparabilmente l'uso degli arti posteriori, non può fare i bisogni da solo perché non sente più lo stimolo e quindi dobbiamo aiutarlo noi, non è dolorante perché tramite antidolorifici a base di canapa riusciamo a tenerli sotto controllo. Per il resto mangia, beve e si fa coccolare il più possibile, riusciamo a portarlo un po' in giro con l'uso della sua carrozzina. Sicuramente non scapperà più da casa e quindi non andrà a disturbare gente cattiva come quella che gli ha sparato» è lo sfogo amaro di Fabio, raccontato in un post su Facebook.
Al telefono, il padrone di Samby ci racconta che il fatto è successo il pomeriggio del 31 gennaio. La famiglia Stevan abita in via Verdi, pieno centro abitato di Volta Mantovana. Quel giorno, e non era la prima volta, Samby è scappato dal cortile. Alle nove di sera, qualcuno chiama il proprietario - grazie alla targhetta col numero, appesa al collo del cane - per avvisarlo di aver trovato il meticcio, dolorante, vicino alla ciclabile, un chilometro da casa. «Sono corso là e ho trovato Samby terrorizzato, immobile a terra. L’ho portato alla Clinica Benaco Blu di Castiglione – racconta Fabio – dalle lastre hanno visto subito che Samby era stato raggiunto da un pallino di carabina alla vertebra L3, che si era sgretolato, provocando fuoriuscita di midollo. La sentenza: paralisi delle zampe posteriori. Lo abbiamo anche fatto visitare da uno specialista di Vicenza, ma anche là ci hanno detto che non c’era speranza, Samby non avrebbe mai più camminato e corso a 4 zampe».
Fabio, così, gli ha comprato un deambulatore e gli ha insegnato a spostarsi con quello. «In casa Samby si trascina con le zampe anteriori, perché con la carrozzina inciampa ovunque. Ma quando lo porto fuori, usa le sue ruote. Non è più in grado di fare i bisogni da solo, lo aiutiamo noi, lo accudiamo in tutto, del resto è con noi da 11 anni, non lo possiamo abbandonare». Fabio ha sporto denuncia ai carabinieri di Volta Mantovana: «Vorrei che trovassero i responsabili per dirgli come hanno ridotto il mio cagnolino».
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