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Non rispetta l’orario, il Baby bar chiuso dalla polizia locale

In arrivo una denuncia penale. Il questore aveva promesso tolleranza zero con chi non rispettava il provvedimento regionale

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MANTOVA. Non ha osservato l’ordinanza regionale che, per l’allarme Coronavirus, aveva imposto ai bar di chiudere alle 18, e ha tenuto aperto fino a quando gli agenti della polizia locale non gli hanno imposto di abbassare le serrande. Il proprietario del Baby bar di corso Vittorio Emanuele, l’avvocato Davide Pini, che era presente durante il blitz degli agenti, sarà denunciato per aver violato l’articolo 650 del codice penale. Rischia fino a tre mesi d’arresto commutabili in una pena pecuniaria, dopo un processo.

Tutto è avvenuto alle 20.30 del 28 febbraio. A quell’ora i bar avrebbero dovuto essere già chiusi da oltre un paio d’ore. Invece, il Baby bar, per tutti il bar da Gino, storico locale della città aperto a metà degli anni ’50, era in piena attività, con una clientela numerosa a dispetto degli angusti spazi a disposizione. Testimoni parlano di un «grande assembramento» di persone perlopiù giovani, il bicchiere dell’aperitivo in mano, qualcuno appollaiato sugli sgabelli.

Anche i residenti della zona avevano segnalato ai vigili quell’assembramento vietato dall’ordinanza per limitare l’eventuale diffondersi del contagio, chiedendone il pieno rispetto. Il bar, dunque, avrebbe dovuto chiudere alle 18 e invece quel giorno aveva guadagnato due ore buone, meritandosi la denuncia, come aveva avvertito il questore Paolo Sartori il giorno dopo l’emanazione dell’ordinanza, annunciando tolleranza zero nei confronti dei trasgressori. Al momento dell’arrivo della polizia locale nell’esercizio pubblico di corso Vittorio Emanuele era presente il proprietario, l’avvocato Pini, che non si è opposto alla chiusura.

Nei giorni successivi anche il Baby bar si è uniformato alle direttive ed è rimasto aperto fino alle 18. Poi la normativa è cambiata e adesso, sia il Baby bar che tutti gli altri, possono osservare il normale orario sino a tardi ma solo se effettuano il servizio al tavolo. Altrimenti quegli esercizi pubblici che non hanno tavolini né all’interno e nemmeno all’esterno dovranno chiudere alle 18. «La chiusura del mio locale? Non è assolutamente vero che sia avvenuta» replica Pini. Che aggiunge: «La polizia locale ha trovato tutto a posto e non mi è stato notificato alcun verbale».
 

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