Coronavirus, fiducioso il manager Solaris: «Vaccino pronto in tre mesi»
Parla Matteo Brognoli, Ceo dell'azienda di Porto Mantovano specializzata nella produzione di strumenti per contrastare le malatite virali. Ora ha aperto una forma di collaborazione con un istituto di ricerca israeliano
Fr.R.PORTO MANTOVANO. «Personalmente sono fiducioso che in un tempo ragionevole si arrivi alla creazione di un vaccino, ma anche di cure che possano aiutare a risolvere questa epidemia». A dirlo è Matteo Brognoli, il Ceo di Solaris Biotech Solutions. L’azienda con sede a Porto Mantovano produce bioreattori, gli strumenti essenziali nella lotta alle malattie virali.
«In pratica si riesce a riprodurre quanto avviene nel corpo umano: introducendo un particolare virus, si ottengono anticorpi con i quali produrre vaccini e cure virali a seconda della linea. Ovviamente la riproduzione in laboratorio è una reazione controllata, mentre nel corpo umano può esserlo meno».. Molte le istituzioni pubbliche e private che in tutto il mondo stanno lavorando a questi obiettivi. In Israele, Il ‘Galilee Reasearch Istitute’ (Migal) ha annunciato di aver raggiunto risultati scientifici tali da poter «portare alla rapida creazione di un vaccino contro il coronavirus».
Lo stesso Migal ha specificato che questa possibilità deriva «dallo sviluppo di un vaccino contro l’Ibv (virus della bronchite infettiva ndr), una malattia che colpisce il pollame». Indicando in tre mesi il timing per arrivare al vaccino. «Lo ritengo potenzialmente fattibile – spiega Brognoli – le colture cellulari che vengono eseguite con nostri i bioreattori lo consentono. Ovviamente vi sono anche altri competitor . Su quelli privati non posso parlare per ovvia riservatezza di mercato».
Il rischio, visto che il Coronavirus è estremamente mutevole come tutti i virus, è quello che il vaccino o la cura specifica arrivino quando ormai il ceppo virale è cambiato. «I virus sono mutevoli – conclude il Ceo di Solaris – ma la ricerca in campo virale ha fatto passi da gigante e ci sono le competenze per risolvere questo problema».
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